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Fine del Granducato: a Portoferraio il comune delibera per la guerra nazionale

Scritto da  Marcello Camici Sabato, 13 Agosto 2016 09:27

 

L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860)

 

Il 19 maggio 1859 gli amministratori del comune di Portoferraio sono adunati.
E' gonfaloniere il dr Fabio Squarci. 
Si prendono importanti decisioni per la guerra nazionale che impegnano la comunità a spendere denaro per i bisogni della guerra: si stanzia mille lire che il comune di Portoferraio mette a disposizione.
Inoltre è istituita una commissione per la raccolta delle oblazioni per la guerra nazionale e si dà parere favorevole al pagamento anticipato al figlio di Grandolfi,Alessandro, partito volontario per la guerra.

"Adunati i Sigg. Gonfaloniere e Priori rappresentanti la Civica Magistratura di Portoferraio in pieno numero di sei per trattare…"

 

1. ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PER RACCOLTA OBLAZIONI PER LA GUERRA NAZIONALE
"1. Il Municipio di Portoferraio
Veduta la Circolare del ministero dell'Interno del dì 13 Maggio stante e secondando i generosi propositi
Dei Cittadini che spontaneamente e senza impulso Governativo fino da molti giorni si erano adoperati
A raccogliere oblazioni ai bisogni della guerra nazionale
Ha istituito ed istituisce una Commissione di cui il Gonfaloniere è presidente composta dai Signori
Dott Fabio Squarci Gonfaloniere
Dott Giorgio Manganaro
Dott Michele Mattiozzi
Fulvio Corsi
Francesco di Gaetano Foresi
Luigi Bracci e
Pietro Cinelli

La Commissione ha l'incarico di raccogliere le oblazioni in denaro fatte per una volta soltanto e a rate settimanali, o mensili, le quali saranno pagate alla Segreteria del Municipio o nelle mani dei componenti la commissione.
Le somme offerte ed esatte saranno subito versate nella Cassa Comunitativa.
Nella Cassa medesima saranno versate le somme raccolte e da raccogliere nelle Note di sottoscrizione circolate a cura del dr. Giorgio Manganaro nei diversi Paesi di questa Isola fino dal 23 Aprile p.p.; e così prima del rivolgimento nazionale accaduto in Firenze il 27 di detto mese.
Sarà pure versato nella stessa Cassa Comunale l'avanzo delle somme raccolte il 29 Aprile e giorni seguenti dai Sig.ri Dr. Gemelli,Fossi,Mattiozzi e Mibelli Talete,riuniti in Comitato per supplire alle spese necessarie per l'invio dei volontari sul Continente.
Il Camarlingo noterà in apposito Registro le somme raccolte e quelle che di mano in mano pagherà dietro presentazione dei Buoni nominativi rilasciati dal Gonfaloniere.
Il nome dei Contribuenti con le rispettive oblazioni sarà pubblicato a cura del Presidente della Commissione.
E girato il partito riportò voti favorevoli cinque, contrari uno."


2. OFFERTA IN DENARO PER LA GUERRA D'INDIPENDENZA
"2. Offerta della Comunità di lire mille per concorrere alle spese della Guerra di Indipendenza fatto conoscere dal Sig. Gonfaloniere che varie Comunità del Granducato avevano fatto una offerta per concorrere alle Spese della Guerra della Indipendenza , e per conseguenza anco la loro Comunità doveva seguire l'esempio delle medesime.
A proposizione del Sig Gonfaloniere vien proposta la Offerta di Lire Mille per la Guerra della Indipendenza.
E girato il partito riportò voti favorevoli sei,contrari nessuno"

 

3. RIMBORSO SPESE AD UN VOLONTARIO PARTITO PER LA GUERRA D'INDIPENDENZA
"3. Annuenza alla domanda di Grandolfi per il pagamento anticipato della prestazione per il posto Miliani per mesi nella circostanza di essersi portato alla guerra della Indipendenza. Letta una lettera del Sig. Gio Batta Grandolfi nello interesse del suo figlio Alessandro di 12 maggio stante con la quale si fa conoscere che fin dal primo del corrente mese, accesso da santo amore di Patria, abbandonò il Pubblico Studio di Siena per arruolarsi come volontario nelle Truppe Toscane durante la Guerra dell'Indipendenza.
Che le spese alle quali è andato incontro e ai bisogni in cui si trovano al principio della loro carriera i giovani non assuefatti alla dura vita del soldato l'obbligavano a domandare che il Magistrato ordinasse all'erede di Gio Batta Miliani il pagamento anticipato della prestazione dei residuali due mesi, con quel più.
Annuirono alla domanda medesima, salva la Superiore approvazione per voti favorevoli sei, contrari nessuno.

A dì 19 maggio 1859 "

(Protocollo deliberazioni dal 28agosto 1858 al 2 settembre 1859.Carta 185,186,187,188.Archivio storico comune Portoferraio)

 

Marcello Camici

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