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Nel bicentenario napoleonico si celebra Italo Bolano

Scritto da  Jacopo Bononi Martedì, 18 Maggio 2021 09:00

 

L’International Art Center di Italo Bolano, gestito dalla consorte del grande Maestro scomparso otto mesi fa oggi, insieme con l’Arthotel Gabbiano Azzurro Due di Marciana Marina presentano ‘Partenze: opere di Italo Bolano nel ricordo del Maestro a 200 anni dalla morte di Napoleone.’ Si tratta di una doppia esposizone celebrativa con ingresso libero che si terrà all’International Art Center di San Martino a Portoferraio dal 20 giugno e all’Arthotel di Marciana Marina dal 24 luglio. La Vernice della Galleria Italo Bolano, sede della esposizione alla Marina, avverrà in contemporanea con la prima delle due serate dedicate al ‘Premio letterario La Tore Isola d’Elba’ di cui Bolano era membro del Comitato scientifico e d’Onore e del quale ora fa parte Alessandra che con entusiasmo ha voluto portare avanti queste iniziative in ricordo di Italo. (…) A 200 anni dalla morte di Napoleone Bonaparte, dal Nord al Sud Italia, una rete di 67 istituzioni e associazioni culturali, università e centri di studio organizza e promuove un programma di eventi, raccolto sotto il titolo di “Napoleone in Italia”. Un titolo che evoca uno sguardo sull’età napoleonica osservata nel suo rapporto con l’Italia del tempo e con quelle realtà, a partire da Milano e dalla Lombardia, che in essa sono state più direttamente coinvolte. Dall’incontro tra Napoleone e l’Italia prese, del resto avvio un processo politico e di formazione della coscienza collettiva che accompagnò il Risorgimento nazionale e il compimento dell’unità territoriale della penisola. In questo modo esordisce il Comitato COMITATO PER IL BICENTENARIO NAPOLEONICO 1821-2021, per poi proseguire : (…) La riscoperta del legame tra Napoleone e l’Italia, come ricorda lo storico Luigi Mascilli Migliorini,presidente del Comitato, definisce il senso vero e profondo di questo Bicentenario, fortemente voluto, tra gli altri, dallo storico dell’arte Philippe Daverio, presidente onorario della rete e da Marina Rosa, presidente del Centro documentazione Residenze Reali lombarde, che, insieme a un gruppo di studiosi di area milanese, ha dato vita alla rete e al programma. Del resto, in quella che Stendhal definì come “l’epoca più pura e fulgida della sua vita”, parlando della prima campagna d’Italia, il giovanissimo generale Bonaparte rivelò al mondo l’erede di Alessandro e Cesare.(…) Caleidoscopico come quell’uomo eclettico che era Philippe Daverio, che ora, mancando lui, si affida alla tutela di un Comitato, chiamato a esser fedele a quel suo disegno originario. Anche per questa ragione, non può che essere Milano, città napoleonica per eccellenza, un centro nevralgico di questo anniversario. Subito dopo arriva Torino e poi, via via, le tante tappe di un viaggio “andando per l’Italia di Napoleone”, come suggerisce il titolo di un libro che permette di avvicinarsi a altre tappe di questo Bicentenario.(…) Mi è d’obbligo, in qualità di presidente del Premio La Tore, ricordare qui Philippe Daverio che vinse il riconoscimento nel 2018 e che ospite nel giardino dell’Hotel Gabbiano Azzurro per l’aperitivo in suo onore ebbe a sottolineare come anche quella sua venuta all’Elba fosse stata una gradita occasione per fare tappa nuovamente nelle ‘residenze del Bonaparte’, sempre con quel piglio ironico, ma nel contempo serissimo che lo distingueva. Le opere esposte nelle due mostre saranno quelle facenti parte della produzione di Bolano che hanno avuto come tema la figura di Napoleone e la sua presenza all’Elba. La sua ‘presenza’ sebbene temporalmente limitata ha inciso nella vicenda storica elbana in modo profondo sia a livello culturale sia per gli interventi che Napoleone volle eseguire sull’Isola ed infatti anche nel testo diffuso dal suddetto Comitato troviamo cenni in tal senso (…) tra i diversi fattori di modernizzazione che l’epoca napoleonica contribuisce a innescare nella Penisola, un ruolo significativo, e non ancora pienamente indagato, spetta a una nuova cultura dell’abitare, nata dall’incontro tra la tradizione italiana settecentesca e la diffusione di modelli francesi e internazionali. (…) L’Elba partecipa ufficialmente a queste celebrazioni infatti leggiamo nel documento del Comitato che (…) a cura dell’AGC Associazione Gioiello Contemporaneo, della Fondazione Maria Cosway, della Fondazione Villa Romana Le Grotte presso la Villa Romana Le Grotte e presso le Residenze Napoleoniche saranno esposti una serie di ritratti femminili in epoca napoleonica ad opera di artiste quali Maria Cosway, Élisabeth-Louise Vigée Le Brun, Angelica Kauffmann, Mary Moser, Anne Seymour Damer, e le figure femminili più vicine al Bonaparte - tra Lombardia e l’Elba - Paolina, Madame Mére Maria Letizia Ramolino, Giulia Beccaria, ispirano ornamenti contemporanei d’autore. Dialogo per immagini e dettagli tra gli stili del passato e la ricerca espressiva del presente: periodo, giugno-settembre 2022. (…) In questo solco, ma già dai prossimi mesi sarà possibile invece visitare le due esposizioni che legano ancor più l’Arte di Italo Bolano all’Elba, insieme alla figura del Bonaparte. Italo Bolano era nato a Portoferraio, all'Isola d'Elba nel 1936. I suoi primi quadri, sin dall'età di 13 anni, rivelano un carattere drammatico manifestato con un espressionismo figurativo rappresentato dal dolore e dalla fatica di pescatori e minatori della sua isola. Completati gli studi a Firenze e quelli di composizione architettonica a Padova, insegna successivamente disegno e storia dell’arte nelle scuole statali di Prato e Firenze. Già all’età di quattordici anni inizia a partecipare a mostre nazionali ed internazionali. Sin dagli anni '60 il suo gesto e il suo dramma si configurano in un suo tipico espressionismo astratto. Particolarmente importanti sono i cicli di pittura dedicati alle poesie dell’amico Mario Luzi, a Napoleone e a Gesù Cristo. Quest’ultimo ciclo costituisce il Museo di Arte Sacra, istituito dalla diocesi di Massa Marittima, nella Chiesa di San Gaetano a Marina di Campo all’Isola d’Elba. Nella sua città natale, in località San Martino, Italo Bolano ha creato un museo all’aria aperta, l’Open-Air Museum”, in un’area di 10.000 metri quadrati, stabilendo un rapporto organico fra le molteplici piante che lo ornano e venticinque suoi monumenti, in perfetta armonia di natura e arte. Nella sua carriera ha anche realizzato interventi d’arte per opere pubbliche in città italiane, con grandi ceramiche, strutture d’acciaio e vetro Dallas. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private ad Amsterdam, Basilea, Londra, New York, Bruxelles, Amburgo, Losanna, Bologna, Karlsruhe, Ancona, Monaco di Baviera, Zurigo, Roma, Sion, Prato, Varese. Le iniziative che qui riportiamo si aggiungono al Premio Strega edizione dell’Elba del 1 agosto a Marciana Marina, ove Bolano sarà protagonista in quanto sarà omaggiato al vincitore un quadro dell’artista e sarà ricordato anche dalla consorte Alessandra. Speriamo, insieme proprio con lei, che questi eventi contribuiscano a ricordare la figura di Italo Bolano come cardine per ricostruire la storia della cultura elbana del Novecento.


Jacopo Bononi-presidente
www.premiolatoreisoladelba.it

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