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A commento del libro "Viva la vida" di Pino Cacucci

Scritto da  Libreria MardiLibri Sabato, 16 Marzo 2024 12:56

La libreria MardiLibri collabora con le scuole al progetto P.C.T.O. (percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento).

 

Racconta Silvia Boano: Stare una settimana a lavorare in libreria può davvero regalare bei momenti: sicuramente, per noi di MardiLibri, ospitare Marta e Silvia è stato un piacere.

Collaborare con le scuole è sempre arricchente, ascoltare i ragazzi e le ragazze, le loro esigenze e le loro aspirazioni, ci rimette in equilibrio.

Tra i vari compiti richiediamo di scegliere un libro da leggere e poi magari commentarlo, e a volte arrivano dei regali come questo che pubblichiamo di seguito scritto da una studentessa del Foresi.

 

Commento al libro "Viva la vida" di Pino Cacucci

“Un lento avvelenamento senza fine, tra gioie di sublime intensità e abissi di angosciosa disperazione” è così che nel libro Frida descrive la propria vita e, allo stesso modo, l’amore per Diego Riviera, uomo della sua vita. Leggendo ho percepito pagina per pagina, l’avanzare di quell’avvelenamento, con le sue soste illusorie e i momenti più agonizzanti. Frida, donna forte, guerriera che non si è fermata quando è quasi rimasta vittima della guerra con la vita, ed ha invece continuato a rincorrerla nonostante la costante sofferenza e il suo persistente passo a due con la Pelona, la morte, che “danza intorno” e diventa “compagna inseparabile”.
Un valzer malinconico al buio, sotto la pioggia, che scandisce le note ad un ritmo angosciante e che prosegue fino alla fine, quando la musica svanisce e rimane solo l’ostinato rumore dell’acqua battente.
Questo breve libro, per quanto esiguo, è riuscito, a parer mio, a racchiudere una donna, una storia, un amore, un sentimento, al contrario complessi e tortuosi, riuscendo, anche se con poche parole, a ritrarre dettagliatamente persona ed essere di Frida Kahlo.
Viva la vida, anche dopo che sembra aver fatto di tutto per farsi disprezzare, rifiutare, aborrire; viva la vida nonostante sia condannata alla sofferenza; viva la vida anche se assume le vesti della peggior nemica; viva la vida nonostante tutti i nonostante. Era questo il pensiero e il bello dell’artista protagonista del testo, bellezza che nel corso del monologo si è conservata. Personalmente credo che la scelta dell’autore, Pino Cacucci, nella forma del testo (incentrato su un monologo), abbia reso la visione della vita di Frida più chiara e diretta, commovente, ma talvolta anche disturbante, tutto al punto giusto.
Il testo si conclude con le parole antitetiche “amores y desamores”, sintetizzando non solo i contrastanti momenti vissuti dalla pittrice, ma anche le sensazioni che dalla lettura di quelli scaturiscono, lasciando al lettore sicuramente qualcosa in più.

 

Marta Tagliaferro
IV B scientifico ISIS Foresi

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Ultima modifica il Sabato, 16 Marzo 2024 14:04