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Rispondendo ad Adriano Luperini, Ruggero Barbetti racconta brani della sua storia politico-amministrativa

Scritto da  Ruggero Barbetti Sabato, 16 Gennaio 2021 15:17

Di norma Elbareport non pubblica repliche a scritti apparsi su altre testate, facciamo un'eccezione oggi con la nota che Ruggero Barbetti indirizza ad Adriano Luperini, perché ci pare interessante quello di cui tratta (ovviamente dal suo personale punto di vista) l'ex sindaco capoliverese.


Caro Adriano,
prima di tutto sappi che ti ho sempre voluto bene e ti ho stimato come tecnico, come politico e soprattutto come uomo che come me ha cercato, a suo tempo, di fare il bene di Capoliveri.
Non condivido tutto di quello che hai scritto e vorrei puntualizzare alcune cose.
In effetti, in questo ultimo periodo, sono intervenuto troppo sulla stampa locale evidenziando le deficienze degli amministratori attuali che io ritengo degli incompetenti e dei dilettanti allo sbaraglio. Naturalmente è la mia opinione ma ti posso garantire che ho la giusta esperienza per affermare quello che dico, senza che alcuno possa confutare il mio pensiero.
Secondo, anche se abbiamo vinto il ballottaggio (mai dimenticarlo) e anche se si perde per una decisione della Giustizia amministrativa per solo 3 voti, si fanno sicuramente degli errori. Noi avremmo dovuto vincere il primo turno di almeno 50 voti per una vera e piena vittoria, ma così non è stato.
Riguardo a mie eventuali responsabilità per le ultime elezioni comunali è tutto opinabile e con i se o con i ma non si va da nessuna parte.
Ti puntualizzo però che nel 2004, candidato Della Lucia, io ero Commissario del Parco e scelsi di non candidarmi. Si disse che se fossi stato candidato la nostra lista avrebbe preso almeno quei 50 voti in più che avrebbero ribaltato il risultato. Sarà stato vero?
L'unica certezza che alle ultime elezioni regionali, nonostante una Lega forte e una sinistra che candidava un rappresentante locale che non ha permesso fuoriuscite verso la mia persona, il sottoscritto ha preso 450 preferenze e alle comunali 220 nonostante io stesso abbia votato e fatto votare per un'altro candidato.
Terzo, ne è valsa la pena di occuparsi di Capoliveri?
Sicuramente no.
Ho dedicato 30 anni della mia vita a fare il sindaco e a cercare di rendere Capoliveri il più ambito comune dell'Elba anche per l'elevata qualità della vita dei suoi abitanti. Nel tempo, di riflesso, è aumentato il valore delle proprietà immobiliari del territorio. Tutti i residenti hanno potuto realizzarsi una prima casa, ognuna fino ad una superficie di 380 mq., compresi i seminterrati.
Siamo forse l'unico comune dell'isola dove i residenti non vivono più in paese ma sparsi in confortevoli abitazioni distribuite tra il paese e il mare. Siamo stati invidiati da tutta l'isola per il livello di erogazione dei servizi comunali. Siamo stati scelti dagli altri sindaci per essere i Capifila della GAT e della Realizzazione del canile per le nostre capacità di amministrazione della Res Publica. E così molto altro.
E poi andiamo ad elezioni e metà dei cittadini si dimenticano di tutto quanto abbiamo fatto in 25 anni e soprattutto si dimenticano di quello che era già successo nei 5 anni di amministrazione Ballerini?
E allora quello che mi domando in questi giorni è: ne vale la pena di continuare ad occuparsi del Bene Comune di Capoliveri?
Penso di no, anche se la politica mi ha stregato. E sono stato anche sfortunato, perchè se Altero Matteoli non fosse tragicamente scomparso io sarei da tre anni un onorevole della camera dei Deputati candidato ed eletto nel nostro collegio proporzionale. Ma dopo la sua scomparsa, Forza Italia, a livello nazionale, fece la scelta di fuori tutti i candidati che provenivano da Alleanza Nazionale. Così va la vita.
Infine, ma non per ultimo, da quando sono diventato sindaco nel 1990 per tanti e troppi anni mi sono dedicato soprattutto alla politica e ho invece trascurato i miei interessi in ogni campo.
Quindi, con il senno di poi, posso dire che, in generale, non ne valeva la pena ma la cosa che più mi ha intristito è stata la scelta dei capoliveresi, seppur legittima, di mandare a casa una compagine amministrativa che, a mio parere, aveva ben lavorato e che molto poteva ancora dare.
I motivi? Forse li conosco, ma se li scrivo passo per un folle visionario...

Tanto ti dovevo,
con sincera stima ed amicizia


Ruggero Barbetti

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