In questi giorni chi va in barca, ma anche chi rimane a camminare in porto ed è dotato di un buon spirito d’osservazione potrà notare a galla – oltre alla quasi più “normale” (ahimè!) … plastica che affligge i 7 mari - alcuni piccoli frammenti vegetali verdi. Se sono come quelli ritratti nella foto si tratta delle infiorescenze della posidonia che si sono staccate dalle fronde sul fondo marino, segno che probabilmente le praterie marine stanno fiorendo.
Ovviamente l’osservazione sarà ancora più precisa e felice se ci immergeremo su di uno dei numerosi banchi della pianta marina che fortunatamente ancora abbondano intorno alla nostra isola.
Il fenomeno non avviene sempre ma ormai da qualche tempo si ripete sempre più frequentemente e in alcune annate particolari si ha una vera e propria esplosione di fioriture nel periodo autunnale ed invernale: il risultato a primavera sarà una moltitudine delle cosiddette "olive di mare", i verdi involucri galleggianti contenenti i semi. La parte esterna marcirà aprendosi ed il piccolo seme scenderà verso il fondo: se le condizioni di luce e substrato saranno idonee si svilupperà una nuova piantina che potrà dare origine poi per via asessuata e col passare degli anni, ad un'intera prateria.
La Posidonia oceanica volgarmente nota come “alga”, per i vecchi elbani “aliga” o “aliva”, non è in realtà un’alga ma una vera e propria pianta marina, per l'esattezza una fanerogama appartenente alla famiglia delle Posidoniacee, con tanto di radici, fusto, foglie, fiori – anche se non vistosi e colorati, come abbiamo potuto osservare – a cui seguiranno poi i frutti contenenti i semi.
La posidonia ha foglie lunghe e verdi, come nastri, che si inseriscono alla base su un ceppo più scuro (rizoma) solidamente impiantato nel fondale, o su un reticolo di numerosi altri fusti, i “matte”.
La specie infatti si riproduce per lo più per via vegetativa attraverso l'accrescimento orizzontale e verticale dei suoi rizomi, creando vere e proprie barriere di radici vecchie di centinaia d'anni. La pianta ha bisogno della luce solare per effettuare la fotosintesi e cresce su fondali sabbiosi o fangosi profondi non più di 35-40 m: si tratta quindi di una grande produttrice d'ossigeno e costituisce un habitat fondamentale per un'enorme varietà di animali marini. Nascosti nelle sue foglie e tra i rizoidi troviamo moltissimi organismi viventi adulti, allo stadio larvale e di avannotto. La "prateria di posidonia", così è chiamato l'habitat a cui la pianta dà origine, è una grande nursery dove i pesci possono deporre le uova in sicurezza, nascondendole ai predatori, e dove i piccoli avannotti potranno svilupparsi con una certa tranquillità.
Antonello Marchese