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Capraia Filiera Ittica Sostenibile: ecco i vincitori dei premi"INNOVAZIONE - Filiera Ittica Sostenibile” e “Finanza Sostenibile per il Mediterraneo”

Scritto da  Associazione Chimica Verde Bionet Venerdì, 25 Settembre 2020 09:43

 

• L’ultimo dei tre webinar della prima edizione di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile, evento promosso dall’associazione Chimica Verde Bionet, in collaborazione con Legacoop Agroalimentare-Dipartimento Pesca, si è aperto con il videomessaggio della ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova;
• Nel corso del convegno è stato inoltre lanciato l’Atlante delle buone pratiche del settore ittico, iniziativa volta a promuovere le aziende che puntano sull'innovazione;
• Il terzo webmeeting di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile è parte del calendario di appuntamenti delFestival dello Sviluppo Sostenibile, promosso da ASviS.


Si è tenuto ieri il terzo e ultimo webinar della prima edizione di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile - il nuovo evento promosso dall’associazione Chimica Verde Bionet, in collaborazione con Legacoop Agroalimentare Dipartimento Pesca. Il convegno è parte del calendario di eventi del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso da ASviS.


Ministro Bellanova: “Sostenibilità del settore ittico per garantire qualità, sicurezza alimentare, benessere, salvaguardia degli ecosistemi”


Ad aprire i lavori del webmeeting è stato il videomessaggio della ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova. “L’azione del ministero per il settore ittico - ha sottolineato Bellanova - affonda le sue radici in una strategia strettamente legata al principio di sostenibilità, inteso in senso molto ampio. Mirare alla sostenibilità di questo settore significa, infatti, non solo regolarne le misure di gestione finalizzate all’uso sostenibile della risorsa, ma anche considerare le ricadute economiche e sociali delle scelte compiute. L’obiettivo è garantire allo stesso tempo la conservazione di beni comuni e le attività economiche a lungo termine, ispirandosi a principi legati alla salvaguardia degli ecosistemi e alla tutela dei consumatori e garantendo nel tempo qualità, sicurezza alimentare e benessere generale.


Promuovere la consapevolezza del consumatore

“Comunicare le strategie poste in atto - ha aggiunto la ministra Bellanova - rappresenta il primo passo fondamentale per lo sviluppo della consapevolezza del consumatore, che ha il diritto, ma anche il dovere, di conoscere gli elementi di qualità e di sicurezza alimentare che caratterizzano i prodotti ittici nazionali. I temi legati all’acquacoltura, in particolare, e al ruolo fondamentale che l’innovazione svolge, sono stati e continueranno a essere tra le nostre priorità, a livello sia nazionale sia europeo. L’acquacoltura infatti gioca un ruolo fondamentale nel comparto ittico italiano, perché genera produzioni alimentari, occupazione e può sostenere le politiche di tutela delle risorse della pesca. Il settore è parte integrante della politica comune della pesca e si integra alle politiche agricole nelle zone continentali. Appare quindi imprescindibile continuare a promuovere politiche pubbliche per il settore e proseguire lungo la strada intrapresa di una cooperazione costruttiva tra le imprese, per valorizzarne e incrementarne le performance. E’ inoltre fondamentale, e lo dico anche come ministra che ha voluto per se’ la delega alla pesca, promuovere e sostenere progetti volti a sviluppare ricerca e innovazione, per rafforzare la crescita e la redditività delle imprese attraverso nuove tecniche produttive ecosostenibili e sistemi di tracciabilità, rintracciabilità ed etichettatura che forniscono valore aggiunto alle produzioni e rendono il consumatore più consapevole”.


L’innovazione deve coinvolgere l’intera filiera

“L’innovazione - ha spiegato inoltre la ministra Dell’Agricoltura, chiudendo il suo intervento - non può limitarsi solo all’introduzione di nuovi prodotti o nuove funzionalità, ma deve necessariamente, per dispiegare tutte le potenzialità, guardare anche a nuove forme organizzative e nuovi servizi, intervenendo lungo l’intera filiera del valore".


Premiare l’innovazione

Nel corso dell’evento sono stati annunciati i vincitori dei due premi nati nell’ambito di Capraia Smart Island - Filiera Ittica Sostenibile: il Premio “INNOVAZIONE - Filiera Ittica Sostenibile” e il Premio “Finanza Sostenibile per il Mediterraneo”, quest’ultimo frutto della collaborazione con il portale di equity crowdfunding LITA Italia. Attraverso l’assegnazione di questi due riconoscimenti, gli organizzatori della manifestazione hanno voluto valorizzare le migliori best practices realizzate del settore ittico italiano per favorirne il più possibile la replicabilità. La cerimonia di consegna dei due premi, in presenza, si terrà invece il 22 ottobre, a Roma.


I vincitori del Premio "INNOVAZIONE - Filiera Ittica Sostenibile”

Ad aggiudicarsi i due premi in denaro da 1500 euro ciascuno, messi in palio dal Premio “INNOVAZIONE - Filiera Ittica Sostenibile” nella categoria pesca e in quella acquacoltura sono stati:


CATEGORIA PESCA

VINCITORE: Coop. Pescatori dello Jonio (Porto Cesareo). La cooperativa Pescatori dello Jonio in questi anni ha portato avanti importanti collaborazioni con istituti di ricerca, LegaCoop Puglia e l’Area Marina Protetta. L’azienda concilia in modo efficace le attività di pesca con le politiche di sviluppo sostenibile, attraverso la realizzazione di importanti progetti innovativi legati alla riduzione dello sforzo di pesca e alle pratiche di diversificazione e di tutela dell’ecosistema marino.


CATEGORIA ACQUACOLTURA

VINCITORI ex aequo:
Maricoltura di Capraia - La Cooperativa, situata a Capraia, all’interno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, è nata nel 1998 da un progetto di sperimentazione regionale per allevare orate e spigole in acque incontaminate nel pieno rispetto dell’ecosistema marino.

Reho Mare - L’aziendasi occupa della pesca di spigole, orate ed ombrine in un impianto di maricoltura a 2 km dalla costa salentina. Il tutto abbinando innovazione e tutela dell’ecosistema marino. I processi di trasformazione del pesce si svolgono invece a Gallipoli.


Sono state inoltre assegnate due menzioni speciali:
CATEGORIA PESCA
MENZIONE SPECIALE: Impresa ittica di Matteo Bambini, con sede a Porto Garibaldi (Ferrara)

CATEGORIA ACQUACOLTURA
MENZIONE SPECIALE:
AQUA - L’azienda è la prima società del nord Italia a svolgere integralmente il proprio ciclo di produzione in mare aperto. L'attività è iniziata nel 2000 e i primi prodotti sono stati diffusi sul mercato a partire dal 2002. Le orate e i branzini sono allevati seguendo i nuovi standard di produzione, che hanno avuto da sempre, come obiettivo prioritario il raggiungimento dell'eccellenza qualitativa del prodotto offerto e la tutela ambientale, tralasciando gli aspetti relativi alla massimizzazione delle rese produttive.


Azienda Agricola Riccò - L’Azienda agricola Riccò Federico ha sede sulla Statale Nord a Tramuschio, tra Mirandola (MO) e Poggiorusco (MN). Si occupa di allevamento e vendita diretta di pesce vivo d’acqua dolce nostrano, pesci ornamentali di acqua dolce e pesci tropicali; pesce per consumo alimentare, (grotta del pesce – pescheria del vivo). L’azienda è inoltre specializzata nella vendita e installazione di laghetti e acquari, alimenti e prodotti per pesci.


Skretting Italia spa - Azienda che opera su scala globale, specializzata nella produzione e fornitura di alimenti per pesci e gamberi.


La giuria del Premio INNOVAZIONE - Filiera Ittica Sostenibile

A valutare tutti i progetti presentati è stato il comitato tecnico scientifico della manifestazione, presieduto da Sebastiano Venneri – Kyoto Club/Legambiente e composto da Claudia Benassi – Coldiretti, Impresa Pesca; Biagio Bergesio – Legacoop Agroalimentare; Saverio Buzzichelli consulente, Giuseppe Lembo – COISPA Tecnologia & Ricerca; Alessandro Lucchetti – Istituto di scienze marine (Ismar) del CNR; Roberto Morabito – ENEA, Dipartimento sostenibilità dei sistemi prodotti e territoriali; Paolo Pelusi, Consorzio Mediterraneo; Giuseppe Prioli (Associazione Mediterranea Acquacoltura e Associazione Piscicoltori Italiani); Domitilla Pulicini – CREA Istituto Zootecnia e Acquacoltura; Giampiero Sammuri – Federparchi; Paolo Sartor – Centro interuniversitario di Biologia Marina ed ecologia applicata, CIBM; Antonio Terlizzi – Dip. di Scienze della Vita Università di Trieste; Emanuele Troli – Blue Marine Service; Alessandro Voliani – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, ARPAT.


“Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione del premio”, ha spiegato Sebastiano Venneri, responsabile territorio e innovazione di Legambiente e presidente del comitato scientifico di Capraia Smart Island - Filiera Ittica Sostenibile. “Abbiamo avuto modo di selezionare una serie di realtà molto innovative presenti nel nostro Paese. L’obiettivo era proprio quello di dare visibilità alla 'buona pesca', a tutte quelle imprese che hanno saputo coniugare al meglio l’innovazione tecnologica con la qualità dei loro prodotti e con il rispetto per l’ambiente. Le aziende che abbiamo individuato rappresentano sicuramente le migliori pratiche realizzate in Italia, ma possono essere sicuramente incluse anche tra le migliori pratiche presenti nel bacino del Mediterraneo”.


Premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo, le aziende premiate

Passando invece al Premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo, l’azienda vincitrice è stata Reho Mare, per la sostenibilità dell’allevamento di spigole in mare aperto. Il premio messo in palio era un servizio di accompagnamento all’impresa per la realizzazione di una campagna di raccolta di capitali (tramite equity crowdfunding) sul portale di Lita Italia.
Rehomare contribuisce al raggiungimento degli SDG 14 (per il rispetto del naturale ciclo di vita del pesce e dell’ecosistema marino), 12 (consumo e produzione responsabili e in linea con l’economia circolare), 8 (lavoro dignitoso e crescita economica).


La giuria di esperti

A decretare i vincitori del premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo è stata la giuria di esperti composta da Sara Guidelli, Legacoop Agroalimentare – Stefano Rossi, LITA.co – Flaviano Zandonai, Gruppo Cooperativo CGM – Sofia Mannelli, Chimica Verde Bionet – Francesca Scarpelli, Chimica Verde Bionet – Matteo Monni, Italian Biomass Association.


Le 2 menzioni speciali del Premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo

Nell’ambito del premio sono state inoltre conferite due menzioni speciali a:
MJ Energy - azienda agricola che produce in acquaponica vegetali a basso contenuto di metalli pesanti.
Mj Energy contribuisce agli SDG 12 (per la produzione responsabile a impatto ambientale zero), 11 (valorizzazione delle periferie urbane con sistemi di coltivazione acquaponica), 8 (lavoro dignitoso e crescita economica inclusiva).

Greenevo- Azienda composta da team di specialisti pionieri dello Sviluppo Sostenibile che da oltre 22 anni promuove l’impiego di materiali innovativi e a basso impatto ambientale nei prodotti e negli imballaggi monouso, nei tessili per impieghi tecnici e più recentemente nei settori del turismo e agro-industria.

Green Evolution contribuisce agli SDG 13 e 12 (per la produzione responsabile, mediante l’uso di materiali biodegradabili e a basso impatto ambientale), e al 14 (rispetto dell’ecosistema marino).


“Tutte le candidature al premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo si sono contraddistinte per l’elevato valore delle iniziative messe in campo”, sottolinea Sara Guidelli, direttore generale Lecoop Agroalimentare e presidente della giuria del premio, pur non presente al webinar.“A vincere è stata Reho Mare, una realtà importantissima del settore dell’acquacoltura, che riesce ad abbinare in modo efficace sostenibilità e capacità di porsi in modo vincente sul mercato con una visione incentrata sui paradigmi dell’economia circolare e sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
“Il premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo è un riconoscimento importante che vorremmo riproporre”, ha aggiunto Guidelli. “Grazie al percorso avviato con Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile puntiamo infatti a far avvicinare sempre di più la filiera ittica al mondo della finanza di impatto e del venture capital. L’obiettivo è mettere a disposizione degli operatori del settore una serie di strumenti innovativi che possano favorirne la crescita”.


“Abbiamo deciso di partecipare al nuovo evento Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile, perché la pesca sostenibile è, e deve essere, un settore strategico per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibili dell’Agenda 2030”, ha sottolineato Stefano Rossi, Country manager LITA Italia. “Molte aziende virtuose fanno parte di questa filiera e siamo felici che alcune abbiano deciso di partecipare a Capraia Smart Island, candidandosi al "Premio Finanza Sostenibile per il Mediterraneo”. Abbiamo voluto fortemente questo premio, sentiamo la responsabilità di sensibilizzare le aziende del settore ittico sulle opportunità che l’equity crowdfunding e l’impact investing mettono a loro disposizione per finanziare l’innovazione e la sostenibilità della filiera. Questo è un passo fondamentale anche per la sensibilizzazione dei consumatori finali, dai quali non si può prescindere per raggiungere consumi e produzione responsabili”.


Ricerca e Sviluppo per l’acquacoltura sostenibile: best practice e modelli di gestione circolari

Tante le best practice e gli approfondimenti di scenario che si sono alternati nel corso del webinar. Esempi concreti di come scommettere sul settore della ricerca e sviluppo per l’acquacoltura sostenibile sia fondamentale per conciliare al meglio le attività di pesca con la tutela ambientale e con modelli operativi resilienti. Questo modus operandi è fondamentale per fronteggiare le criticità poste dai cambiamenti climatici e risultare vincenti in un mercato sempre più complesso. Tra le questioni toccate nel corso del dibattito, moderato da Sebastiano Venneri, responsabile territorio e innovazione di Legambiente, ci sono state in particolare le attività legate ai progetti del Crea per la ricerca in acquacoltura e la valorizzazione delle filiere circolari per la gestione del pescato privo di mercato. A questi interventi più teorici, che hanno scattato una fotografia delle sfide chiave per lo sviluppo sostenibile della filiera ittica, si sono affiancate le relazioni incentrate sulle iniziative concrete che le imprese hanno già realizzato. Tra questi il progetto H2020 futureEUaqua sul futuro dell’acquacoltura biologica e il progetto Tarta-Tur, che ha come obiettivo la promozione di una pesca professionale capace di coesistere in modo sostenibile con la tutela delle specie marine protette.


“L’acquacoltura è uno dei settori più promettenti della Blue Growth, la crescita blu - ha spiegato Venneri - Questo comparto rappresenta infatti un fattore di straordinaria innovazione nel mondo della pesca, tradizionalmente poco incline a forme di modernizzazione. La ricerca in quest’ambito ci consente di coniugare al meglio la produzione di prodotti di maggiore qualità e il rispetto degli habitat naturali su cui si va a intervenire”.


“Va poi sottolineato che un settore chiave, che ha grandi potenzialità in una prospettiva futura, è sicuramente l’acquacoltura biologica”, ha aggiunto Venneri. “Da questo punto di vista il comparto apripista è stato quello dell’agricoltura, che è limitrofo al settore ittico e rappresenta un ambito a cui guardare con attenzione. L’idea che la pesca possa imboccare una strada analoga a quella della agricoltura, sviluppando prodotti biologici, è una prospettiva interessantissima sulla quale lavorare per migliorare i prodotti, ma anche per favorire l’occupazione green”


Presentazione Atlante delle buone pratiche del settore ittico

Nel corso del convegno è stato inoltre lanciato “L’Atlante delle buone pratiche del settore ittico”. Si tratta di un progetto, che si concluderà nel 2021, volto a scattare una fotografia delle iniziative più all’avanguardia messe in atto nel settore ittico. Il tutto con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere il più possibile questi percorsi virtuosi di innovazione portati avanti dalle aziende. Sono tante infatti le imprese, spesso pioniere, che hanno scommesso sulla sostenibilità ambientale per affrontare il mercato, anche se purtroppo non sono ancora abbastanza conosciute. L’idea del progetto è quella di fornire agli operatori del settore una raccolta di best practice, con l’auspicio di diffondere e replicare questi modelli operativi vincenti.


“Uno degli elementi chiave di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile è la promozione di reti di collaborazione tra le imprese volta a favorire l’adozione di modelli di sviluppo sostenibili a tutti i livelli della filiera ittica - hanno spiegato Sofia Mannelli, presidente di Chimica Verde Bionet e Angelo Petruzzella,Coordinatore nazionale del Dipartimento Pesca e vicepresidente di Legacoop Agroalimentare - ‘L’Atlante delle buone pratiche del settore ittico’ si inserisce proprio in questo contesto. È uno strumento che farà da vetrina ai progetti più virtuosi, permettendo di far conoscere le imprese italiane che quotidianamente riescono conciliare al meglio le tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Si tratta di esempi che fanno capire come l’innovazione sostenibile sia già realtà per molte imprese italiane e possa rappresentare uno strumento fondamentale per il rilancio del settore”.


Syusy Blady e l’esperienza di Adriatica: l’educazione ambientale a bordo di un veliero
Tra i tanti ospiti che si sono alternati nel corso del webinar anche l’attrice e regista Syusy Blady, che ha parlato dell'esperienza di Adriatica “L’educazione ambientale a bordo di un veliero“ legata al programma Velisti per caso”.


Giornata Mondiale del Mare e Giornata Nazionale della Bioeconomia

L’evento conclusivo di Capraia Smart Island Filiera Ittica Sostenibile del 24 settembre si è svolto in concomitanza con la Giornata Mondiale del Mare e la Giornata Nazionale della Bioeconomia. Una data per sottolineare ancora una volta l’importanza dell’innovazione sostenibile e dei modelli di business circolari come elementi chiave per promuovere la crescita del settore ittico. Solo adottando un approccio di questo tipo, che pone al centro la tutela dell’ambiente, rendendola parte integrante dello sviluppo economico delle imprese, si potranno infatti affrontare in modo efficace le sfide di un mercato globale sempre più complesso.

 

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