Si è concluso domenica scorsa, con grande soddisfazione di tutti i partecipanti, il primo Festival internazionale Aquamour, acqua arte amore.
La vendita delle opere d’arte, generosamente messe a disposizione degli artisti, proseguirà come pure la mostra allestita all’Open air Museum e sarà visitabile fino a Ferragosto compreso.
L’orario è quello del Museo: Lunedì ore 16-20, da Martedì a Domenica ore 10-13 / 16-20. Ricordiamo che il ricavato sarà devoluto in parte al progetto lanciato dai Messaggeri del Mare a favore dell’Associazione “La Racchetta” per l’acquisto di un mezzo attrezzato utile ad aiutare la Protezione Civile negli interventi di spegnimento degli incendi sull’Isola.
Mercoledì 10 agosto alle ore 21,30 nel Giardino dell’arte illuminato, per tutti coloro che non hanno potuto intervenire alla presentazione ufficiale l’1 luglio scorso a Portoferraio, verrà presentato il progetto di riqualificazione urbanistica dell’Open Air Museum Italo Bolano, che gode del patrocinio del Comune di Portoferraio.
In questa occasione l’arch. Giampiero Gabelli illustrerà il progetto, in corso di completamento ma già approvato dalla sovrintendenza di Pisa e per il quale ha predisposto anche un filmato che illustra i principi ispiratori e le potenzialità di quest’opera che, quando sarà completata, costituirà sicuramente un riferimento per la cultura e l’arte non solo per Portoferraio ma per l’intera isola e un ponte ideale con il Continente.
Il primo Centro, nato nel 1964 nel podere del padre, una vigna abbandonata per la crisi dell’agricoltura del dopoguerra, portava il nome di International Art Center.
Successivamente con molti sacrifici personali fisici e materiali, Italo Bolno realizzò il Museo Open Air, 30 monumenti in ceramica acciaio e vetro dallas che si possono anche oggi ammirare, oltre a laboratori di ceramica e pittura.
Tale progetto di ristrutturazione, antico sogno del Maestro elbano scomparso due anni fa, presenta molte potenzialità, non ultima quella di offrire un luogo di cultura aperto anche nel periodo invernale.
Inoltre, tra le molteplici offerte quali laboratori per le arti figurative, l’opera potrebbe costituire un punto di riferimento per i giovani elbani che vogliono intraprendere studi superiori artistici e sono costretti a “migrare” a Firenze, Arezzo o in altri capoluoghi della Toscana per completare il loro percorso, proprio come dovette fare il giovane Bolano molti anni fa.
E’ un progetto polivalente, che potrebbe ospitare molte attività, una sorta di “casa della cultura” della quale da molto tempo si sente il bisogno sull’Isola.
La rinascita e la importante attività svolta durante questo scorcio d’estate all’Open Air Museum sta mettendo nuovamente in risalto le potenzialità del luogo.
La Fondazione Italo Bolano, che a giugno ha compiuto 1 anno, ha quindi il piacere di estendere l’invito a tutta la cittadinanza per assistere a questa presentazione che offrirà sicuramente molti spunti di riflessione sul potenziale che esso offre per l’Isola e la cultura.
E non dimentichiamo che se “l’arte è vita della vita” dobbiamo dare una doverosa e decorosa “casa”in cui l’arte possa svilupparsi e far crescere le nuove generazioni.
Fondazione Italo Bolano
Nelle foto Vista Nord e Sud del progetto