ANGO PORTVS PORT. LONG. IN NAXO INSVLA
Cosí, per errori di scribi e trascrizioni da carte più antiche ARGO (dalla rodiana memoria LIMHEN ARGOO λιμήν αργοο) diventó nella Tabula Peutingeriana ANGO e ILVA viene riportata come NAXO, evidente richiamo a Naxos.
Diventa l'ennesimo caso di toponimo ellenicista attribuito all'isola, insieme ad AITAREIA (cfr. mio omonimo articolo sul web) ΑΙTHALIA, e il serviano ITHACA (cfr. miei artt. e post).
Il Portus Longus è chiaramente l'insenatura del Golfo di Mola, che poteva arrivare fino alla stazione di servizio dove c'è InCoop; data soprattutto l'esistenza di un borgo tardo etrusco in zona, come si evince dalla necropoli di Buraccio, e strategico era senz'altro il promontorio che collega i piani di Mola e dell'Acquabona, ponte tra i due mari. Non solo Monte Fabbrello. E tutta quell'area doveva essere fortemente abitata fino alla valle di San Martino. È quella che secondo me, distinta dal porto coi suoi "uffici", della vecchia Portoferraio (leggi Argo Porto) potrebbe rispondere a diverse questioni toponomastiche ed essersi chiamata compatibilmente con la latinistica Fabricha Ferraria (poi Fabricha nel medioevo divenuta quasi completamente campagna mitizzata in Fabricia, e Ferraria, prima mutata in Ferraja/Ferrajae e poi in Ferraio).