Nel variegato panorama di attività che offre la Fondazione Italo Bolano in questo caldo mese di luglio, nel Giardino dell’Arte di San Martino non poteva mancare una serata dedicata alla ceramica: una ceramica molto particolare però, nata nella culla del Rinascimento, stella della cultura mondiale, che ha avuto il suo sviluppo più importante a Firenze.
Giovedì 20 luglio, alle ore 21,30 Maristella Giulianetti ci parlerà dei Della Robbia, la famiglia di artisti fiorentini che, in pieno Rinascimento, rivoluzionò la tecnica della ceramica trasformandola in una vera arte raffinata e preziosa, che ha abbellito ambienti religiosi e laici di tutta la Toscana e oltre.
Il capostipite, Luca, fu allievo addirittura di Donatello ma, abbandonata la scultura vera e propria, avviò una tradizione di ceramica artistica che perdurò per quasi due secoli, determinando uno stile che è giunto fino a noi.
Maristella, che molti elbani conoscono per le sue impegnate battaglie sociali a favore dell’ambiente e dei diritti umani, appartiene ad una storica famiglia che da sempre possiede uno degli edifici più antichi di San Giovanni, alla periferia di Portoferraio.
Pochi però sanno che per molti anni è stata una ceramista completa, cresciuta inizialmente all’ombra del babbo, ex professore di applicazioni tecniche e a sua volta appassionato di arte e di ceramica, che aveva “messo su” un vero laboratorio nel quale tentava di riprodurre i famosi buccheri etruschi.
La giovane Maristella, alla scomparsa del babbo, si trovò un vero laboratorio d’arte ceramica e, con l’aiuto degli abili ceramisti di Sesto Fiorentino, tra i quali ricordiamo il compianto Marcello Guasti, si specializzò in questa nobile arte, fino a realizzarne un vero e proprio lavoro, per molti anni.
La fabbrica “Monica” di Marcello Guasti fu una di quelle presso la quale Italo Bolano effettuò molti dei suoi esperimenti ceramici negli anni ’70, periodo nel quale l’artista cercava il modo migliore per poter trasformare le sue opere pittoriche in grado di resiste all’acqua, all’aria e al sole, verso la realizzazione di quello che è oggi l’Open Air Museum di San Martino.
La ceramica è quindi il “fil rouge” che unisce questi personaggi e Giovedì siete tutti invitati al Museo Bolano per ascoltare Maristella e il suo racconto d’arte.
La accompagnerà un volto molto noto del panorama culturale portoferraiese, Maria Assunta Scannerini, protagonista di molte conferenze dell’UTL (Università del Tempo Libero) che parteciperà in veste di storica.
Appuntamento nel Giardino dell’Arte appositamente illuminato, alle ore 21,30, con ingresso libero.
Perché “l’arte è vita della vita” – I.B. -.