Lo scorso anno il Museo Archeologico del Distretto Minerario ha riaperto con una significativa mostra dedicata agli Etruschi (Il ferro e l’oro, Rotte mediterranee tra Etruria e Oriente) esponendo preziosi materiali orientalizzanti ottenuti in prestito dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Confermando l’appuntamento stagionale regolare il Comune presenta ora una nuova esposizione archeologica di rilievo, questa volta dedicata a illustrare uno dei temi di maggiore attrazione nella vita pubblica del popolo romano, che anche oggi - alimentato da una filmografia di successo - continua a catalizzare vivo interesse del pubblico: l’arte gladiatoria.
Sulla scia della mostra di respiro internazionale Gladiatori, realizzata di recente dal Museo Archeologico di Napoli, si attinge alla cospicua quantità di materiali archeologici relativi all’attività gladiatoria - splendidamente conservati nello stesso museo - per mettere a fuoco alcuni aspetti della vita dei gladiatori. Nel mondo romano essi godettero di fama straordinaria e divennero - insieme agli altri giochi circensi - efficace strumento di consenso politico e di sostegno al potere imperiale.
Grazie alla generosa collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e al coordinamento del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, lo sguardo del Museo di Rio si rivolge nell’estate 2023 al mondo romano, anch’esso trattato nel percorso espositivo permanente. Attraverso la mostra Gladiatori si mette a fuoco un fenomeno sociale e politico di grande rilievo nella storia del mondo antico, per durata, diffusione e coinvolgimento popolare.
La prima testimonianza di giochi gladiatori documentati a Roma nel 264 a.C. discende con molta probabilità dagli originari combattimenti tradizionalmente inscenati in cerimonie funebri di altre regioni (Etruria e Campania), quali i sacrifici umani per placare lo spirito del defunto. Con una rapida e inarrestabile ascesa - rallentata solo temporaneamente da ragioni di sicurezza pubblica conseguenti alla rivolta del gladiatore Spartaco (73-71 a.C.) - i giochi gladiatori trovano nel Colosseo un imponente e duraturo edificio dedicato, che fu inaugurato dall’imperatore Tito nell’80 d.C. con una grandiosa serie di spettacoli durata ben 100 giorni. La cura degli spettacoli divenne efficace e costoso strumento per magistrati e imperatori al fine di coltivare e accrescere la propria fortuna politica. Nel 107 d.C. l’imperatore Traiano, per celebrare la vittoria sui Daci giunse a far combattere addirittura 10000 gladiatori.
I pregevoli reperti archeologici relativi all’arte gladiatoria del Museo Archeologico Nazionale di Napoli diventano un efficace e piacevole mezzo per presentare al pubblico un fenomeno sociale e politico tipicamente romano, che dall’età repubblicana ha segnato in maniera crescente e sempre più evidente la vita e la storia dell’impero di Roma. Tutti noi ricordiamo, con le parole di Giovenale, che “Il popolo romano […] due cose sole desidera: pane e giochi”.
A cura di: Marco Firmati, direttore del Museo Archeologico del Distretto Minerario
Inaugurazione
Sabato 22 luglio, ore 18.30
Museo Archeologico del Distretto Minerario
Rio nell’Elba, via Mazzini 2 / Via delle Cantine 10 A
Orari di apertura del museo:
10.00 - 12.30 / 18.00 - 22.30 (lunedì chiuso)
Info e contatti:
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Tel. +39 0565 939227