Quando a Elbatech ospitiamo giovani studenti elbani per gli stage di alternanza scuola-lavoro siamo ben consapevoli di assumerci una bella responsabilità e per questo lavoriamo insieme a loro con la dovuta dedizione e serietá. Di solito il benvenuto consiste in una presentazione di cosa facciamo, del perché all’Elba e dei più recenti strumenti che abbiamo realizzato. Una volta rotto il ghiaccio, passiamo a proporre un ventaglio di possibili progetti fra cui sceglierne uno da portare a termine durante lo stage.
Riteniamo molto educativo che siano i ragazzi stessi a decidere su cosa concentrarsi, spiegando loro che la scelta deve essere motivata ovviamente da un interesse personale ma anche dalla consapevolezza che il risultato arriverà se e solo se il lavoro sarà appassionante e creativo. In particolare ci preme molto spiegare che, qualunque sia la scelta, si tratterà di un lavoro di squadra il cui successo dipenderà con pari importanza dall’impegno di ogni singolo individuo del team, noi compresi.
Nei molti anni di stage ospitati non ricordo che un progetto non sia stato portato a termine con successo dagli allievi, ma ricordo benissimo la soddisfazione sui loro volti nel veder funzionare qualcosa di concreto nato dalle loro mani.
Sei anni fa partecipò a uno stage una ragazza di Marciana Marina che frequentava il Liceo Scientifico Foresi. Si chiama Ludovica Di Tavi e ci sbalordì quando, a stage ormai archiviato da mesi, si presentò all’uscio e ci disse: “Mi fa piacere comunicarvi che mi sono iscritta a Ingegneria Biomedica, perché voi mi avete ispirata”. Questo fu un vero e proprio dono che ci rese particolarmente orgogliosi.
Ma presto percepimmo oltre alla gioia un forte senso di responsabilitá, poiché ci sentivamo i diretti “mandanti” della scelta di una giovane. Seguimmo Ludovica nei tre anni che la portarono alla Laurea aiutandola quando nel preparare alcuni esami rimanevano punti oscuri. E poi per il lavoro di Tesi di Laurea sperimentale, che svolse nei nostri laboratori ovviamente concordandolo con l’Universtà Campus Biomedico di Roma a cui afferiva. In particolare io fui il suo Correlatore e l’accompagnammo (anche fisicamente) alla discussione d’esame, che ebbe un grande successo.
Ludovica ha poi scelto di deviare, anche se di poco, il percorso didattico e la settimana scorsa ha conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Chimica, con uno strepitoso 110, lode e menzione accademica.
Questa è una bella storia che dimostra come l’alternanza scuola-lavoro possa davvero funzionare quando si combinano serietà dell’offerta formativa ed entusiasmo di chi partecipa agli stage.
A Ludovica, espressione di questo connubio, le nostre più vive congratulazioni e i più sentiti auguri per una carriera divertente ed appassionante!
Marco Sartore ed Elbatech srl