Uno spazio dedicato all’incontro di culture, musiche, mari e navigazioni. Un richiamo alla creazione e alla condivisione intorno a luoghi un tempo costruiti per difesa e oggi immaginati come territori di osservazione, di scambio, di conoscenza.
Nasce a Capraia, nell’Arcipelago Toscano, il nuovo progetto per un osservatorio delle culture sonore del Mediterraneo. TÜR: questo il nome scelto per evocare da un lato il concetto del viaggio, dal francese tour, e dall’altro guardando al latino turris, per richiamare storie di torri antiche, avamposti e fortificazioni. Un’isola – pensata come centro di un itinerario possibile tra Sardegna, Corsica e antiche rotte che arrivano fino a Marocco, Tunisia, Egitto, Grecia, Turchia e Libano – che diviene campo base per la costruzione di una rete internazionale di musicisti, artisti del suono, esperti e studiosi. L’obiettivo: mostrare come la musica e le sue stratificazioni, le sue tracce storiche e le rotte culturali possano diventare un vero e proprio laboratorio permanente di analisi sociale e di comunità, uno strumento per leggere e comprendere il presente con la sfida di una riflessione profonda sul futuro del Mediterraneo e non solo.
Fino a lunedì 1 aprile un equipaggio di artisti e operatori attivi su tutto il Mediterraneo con reti e relazioni professionali sbarcherà sull’isola per tre giornate di convivenza, prove aperte, tavole rotonde per addetti ai lavori e concerti gratuiti aperti al pubblico e alla cittadinanza. Un’iniziativa pensata come “episodio pilota” del progetto TÜR, per coinvolgere le energie dell’Isola e farle convergere con quelle degli invitati. Tra i presenti, i musicisti Aziz Senol Filiz, (Turchia), Dimitri Grechi Espinoza (Italia), Said Tichiti (Marocco) e Silvia La Rocca dell’Orchestra Almar’à (Italia/Eritrea), oltre a Elena Pianea (direttrice Beni, istituzioni, attività culturali e sport, Regione Toscana), Francesco Martinelli (esperto di jazz e culture mediorientali), Nawal Menad (Comune di Capraia), Dominique Martin (Laboratorio Nove Form), Barbara Setti (Fondazione Banca Etica), Paolo Zampini, Francesco Mariotti e Maurizio Busìa (Toscana Produzione Musica), Luca Dini (Fondazione Fabbrica Europa), Lorenzo Castellani Lovati (architetto), Elena e Stefano Poggioni (videomaker) e Nevin Filiz (operatrice culturale).
Fondamentale la collaborazione con il Dottorato in Storia, Antropologia, Religioni dell’Università La Sapienza di Roma, che oltre a fornire al progetto uno sguardo ancora più completo, lo arricchisce con un contributo fondamentale: l’imbarcazione Raj, condotta dal docente e skipper Matteo Arìa per “Ermenautica - Saperi in Rotta”, azione collettiva nata dell’alveo de La Sapienza che si propone di esplorare, navigando a vela, il mare come campo di azione collettiva e di analisi teorica. Ed è proprio la Raj che domenica 31 marzo porterà in alcuni luoghi dell’isola i partecipanti al progetto per una giornata di scambio, studio e approfondimento.
Gli evocativi scenari dei live in programma – in linea col nome del progetto – saranno le antiche torri e le chiese dell’isola, particolarmente adatte per immaginare dei momenti di confronto e di lavoro sulla musica e restituzioni alla comunità da alternare agli innesti sonori nei luoghi all’aperto e sul mare. Chi si troverà a Capraia nel periodo di questa “edizione pilota” potrà assistere alle prove aperte degli artisti sul porto, mentre sabato 30 marzo alle 16.30 il sassofonista jazz Dimitri Grechi Espinoza sarà protagonista di un concerto solista presso la Pieve di Santo Stefano. E ancora: lunedì 1 aprile alla Torre del Porto, ore 11.30, sarà il momento del duo composto da Grechi Espinoza e dal musicista marocchino Said Tichiti, che si esibirà dopo un’introduzione critica di Francesco Martinelli.
L’ideazione e il concept del progetto TÜR sono di Dominique Martin e Maurizio Busìa. L’organizzazione è a cura di Laboratorio Nove Form e Toscana Produzione Musica, con il patrocinio del Comune di Capraia, la collaborazione della Proloco di Capraia, il contributo della Regione Toscana e il supporto della Toremar.