Martedì pomeriggio, in San Niccolò a San Piero in Campo, grande partecipazione non solo in termini di numero ma soprattutto di coinvolgimento e attenzione per un incontro reso ancora più suggestivo dall'incanto architettonico e dalle luci soffuse. Tanta gente per ascoltare una storia vera e documentata, quella della “ Catacomba di Pianosa e la sua storia moderna e contemporanea. Da abitazione, cantina e discarica al recupero come bene archeologico”, raccontata con competenza e passione di ricercatrice da Ilaria Monti, ospite del Circolo Culturale Le Macinelle.
Un racconto fatto di indagini archivistiche ed archeologiche che, attraverso parole chiare ed interessanti immagini, ha sintetizzato e fatto conoscere le vicende millenarie di questo luogo di sepoltura paleocristiano variamente utilizzato e deturpato in epoche successive, per il quale si auspicano nuove ricerche archeologiche da parte della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra che ne detiene la cura, dato che molte sezioni sono ancora da scavare e da riportare alla luce della ricerca scientifica.
Per i secoli più lontani le notizie documentarie sono purtroppo molto scarse (anche se in questo campo possono sempre capitare sorprese inaspettate) ma dal Cinquecento in poi le fonti permettono di ricostruire le vicissitudini di vita di coloro che hanno avuto a che fare, nel bene e nel male, con questo sito ancora in parte misterioso e con l' isola che ne custodisce i segreti, l'antica Planasia remota e contesa.