A Portoferraio il Camarlingo è stato uno dei più importanti uffici pubblici che la magistratura comunitativa faceva ricoprire ad un soggetto da lei prescelto e nominato seguendo una particolare procedura. Durava in carica per un anno durante il quale, per l’incarico svolto, non era pagato con stipendio ma con denari che derivavano dai diritti riconosciuti dalla comunità al camarlingo su tutte le transazioni pecuniarie delle grasce che arrivavano a Portoferraio.
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https://www.academia.edu/49007006/POLITICA_ECONOMICA_
NEL_1700_IN_TOSCANA_IL_CAMARLINGO_DI_COMUNITA_ITA
Insieme agli Anziani, il camarlingo era ufficio pubblico contemplato ed istituito negli Statuti di Portoferraio.
Si chiamavano: “Statuti concernenti la forma di governo et reggimento della terra di Porto Ferraio nell’isola dell’Elba” ed erano stati voluti ed ordinati dal duca Cosimo nel 1574.
L’ufficio di Camarlingo si trova istituito in questi termini negli statuti del 1574:
“ …Dell’offizio et obbligo del Camarlingo
Il Camarlingo debba essere eletto come di sopra sappia scrivere debba dar idoneo mallevadore uno ,o più, a dichiarazione del Commissario et delli Anziani , debba tener bon conto per entrata e per uscita di quello che riceverà in nome della Comunità, paghi quello che sarà ordinato dal Consiglio ordinario al quale sia tenuto rendere conto e saldare con quelli ragionieri che da esso saranno ordinati con intervento et sottoscrizione del Cancelliere alla fine di ciaschedun anno e prima se parrà di bisogno habbi sotto uno soldo di quello metterà ad entrata…”
(Filza” Statuti” .E1 .Carta 3.Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800. Archivio storico comune Portoferraio)
La importanza dell’impiego di Camarlingo deriva dunque dal fatto che deve “tener bon conto per entrata e per uscita di quello che riceverà in nome della comunità”.
Deve cioè effettuare i pagamenti e incassare i tributi per conto di tutta la comunità.
Per la nomina all’ufficio di camarlingo era obbligatorio avere “idoneo mallevadore uno, o più” cioè una o più persona che fossero garante nei confronti della comunità di quello che faceva il camarlingo. Il mallevadore doveva anche possedere caratteristiche ritenute idonee dalla magistratura comunitativa.
Per diventare mallevadore. Il soggetto ritenuto idoneo, doveva presentarsi per il giuramento davanti al cancelliere.
Nel 1782 due sono i mallevadori del camarlingo di turno che è Gio. Batta Corsi.
Lo attesta una carta di archivio dove con mandato di procura Gio Paolo Angiolini deputa il signor Dott. Francesco Angelo Rutigni a presentarsi in sua vece in cancelleria a promettere in solido con lui di essere mallevadore per un anno del camarlingo Gio. Batta Corsi, ”per ogni e qualunque danno“.
“A dì 16 ottobre 1782 Portoferraio
Per il presente atto apparisca e sia noto qualmente ,io infrascritto spontaneamente li presento ed in ogni caso costituisco deposito ed eleggo per mio vero e legittimo procuratore il Signor Dottore Francesco Angelo Rutigni qui di questa città dall’atto assente ma come presente ed in tal mandato legittimamente accetta in nome e vece mia presentarsi alla Cancelleria di questo Magistrato Comunitativo, promettere s stare mallevadore e come principale principalmente insieme insolidum tenuto ed obbligato a favore di questa Comunità per ogni e qualunque danno che medesima risentirà potesse dall’Amministrazione ed impiego di Camarlingo di essa da esercitarsi da Gio Batta Corsi per un’anno e prestare a tale effetto ogni opportuno e necessario giuramento e quanto altro
Gio. Paolo Angiolini mano propria”.
(FILZA, ”Istanze comunitative dal 1784 al 1790”C 25-19, Carta senza numero di pagina. Carteggio magistrale. Archivio preunitario del comune di Portoferraio. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800.Archivio storico comune Portoferraio). Vedi foto copertina
Marcello Camici