Telenovela Circo a San Giovanni: Non entriamo nella questione della “autorizzazione a posteriori” e sulla questione della liceità o meno di una localizzazione che parrebbe in contrasto con quanto stabilito dai regolamenti comunali vigenti, ma le affermazioni di Bertucci necessitano comunque di una breve chiosa.
Il nostro ineffabile primate (nel senso di preclaro tra i cittadini, ovviamente) ci dice di aver condotto un sopralluogo con ambientalisti ed animalisti, lasciandoci intendere che questi ultimi sarebbero stato rassicurati dalle argomentazioni, in ordine alla “felicità animale” di quelle disgraziate bestie, private di ogni libertà e ridotte al ruolo di giocattoli, non di competenti etologi o zoologi, ma nientepopodimenoché dai “domatori” delle medesime.
"Mecojoni – direbbero nella capitale – Mecojoni!”
Sarebbe come dire che si è condotto un gruppo di suore di clausura in un casino (senza accento) e che la maitresse le ha in ultimo convinte che il comportamento delle ragazze della casa e dei loro visitatori è sempre casto e irreprensibile e se qualcuno si apparta è per fare esercizi spirituali in coppia.
Ma atteso (anche se dubitiamo) che così sia andata vorremmo sapere chi sarebbero questi animalisti ed ambientalisti conquistati alla causa dello Zoocirco.
Sì perché noi che non ci riteniamo tanto radicali da definirci addirittura “animalisti”, ma semplicemente rispettosi della dignità di tutti i viventi, riteniamo la schiavitù animale a fine ludico-circense, una pratica barbara e indegna, una crudeltà gratuita e una vergogna da cancellare.
E che la nostra sensibilità sia offesa dalla presenza di itineranti carcerieri di animali selvatici sul nostro territorio comunale è pacifico, ed è pacifico che non siamo proprio pochi a pensarla così, perché per fortuna la cultura del rispetto della natura cresce molto più rapidamente tra la gente comune che tra gli amministratori.
Ora noi possiamo ben capire che all’assessore presentatosi in camicia nera al primo consiglio comunale, manchino tanto i ginnici salti dei gerarchi nei cerchi di fuoco sotto gli occhi del Duce, a cui – per ragioni anagrafiche – assistere non ha potuto, ma non è questa una buona ragione per approvare la tortura di innocenti bestie al fine di costringere i leoni alla parodia del salto dei coglioni.
Un’avvertenza amichevole poi al neo-sindaco di Portoferraio, ponga attenzione alla recente storia ed alla suscettibilità dei cittadini a determinati temi, si ricordi che una delle prime e peggiori “musate”, l’ultima compagine di governo di destra che lo ha preceduto alla guida di Portoferraio, la prese con la prepotente ed arrogante chiusura del canile.
In ultimo: accade stamani al mercatino, dove vengono distribuiti biglietti scontati per il circo a soggetti destinati a fare da “richiamo”: bambini.. ragazze .. Una delle “omaggiate” è una quindicenne biondona che però rifiuta sdegnosamente: “A me il circo con gli animali mi fa schifo!”
… musica
Dida originale della foto: .. Lo spericolato e maschio Starace da' l'esempio saltando nel cerchio di fuoco