Leggo su Elbareport come il Comitato Elba Sanità abbia dichiarato che sono stati raggiunti livelli di eccellenza per quanto concerne l'infarto e l'ictus nell'ospedale isolano, ma altri segnalano tutt'altro: che noi abbiamo un solo cardiologo in servizio, mentre all'Ospedale di Piombino sono presenti sette cardiologi.
Lo ha affermato l'ex sindaco Giovanni Fratini sulla stampa e riporto il suo dire "Nella notte di domenica scorsa un nostro anziano infartuato è stato trasferito d'urgenza a Livorno, con un elicottero della Guardia Costiera di Sarzana. Non so se il paziente era in condizioni tali da rendere obbligatorio il suo ricovero nell'ospedale labronico. Ma so che nel nostro abbiamo solo un cardiologo fisso. A Piombino di cardiologi ne hanno 7! Come possa funzionare bene la cardiologia isolana non riesco a comprenderlo".
E sempre dalla stampa ho appreso che a Cecina e a Piombino sono state raccolte oltre 4.600 firme per chiedere due sale di emodinamica, quando l'Ospedale di Cecina dista solamente una mezz'ora di strada da quello di Livorno. E allora ripeto quanto dissi a suo tempo per cercare di smuovere le coscienze.
Sono stato primario di una Unità Coronarica dell'Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, e gestivo circa 250 infarti ogni anno. La mortalità, se il ricovero avveniva entro la prima ora dall'insorgenza dei sintomi, era dell'8%, dopo due ore saliva al 16%. Qui all'Elba esiste una grave carenza per il trattamento adeguato e precoce, perché per il ricovero ed il trasferimento nella Unità Coronarica di Livorno, si deve aspettare l'elicottero che arriva da Grosseto su chiamata. Per fronteggiare questa emergenza occorre avere quindi un reparto con almeno 5 cardiologi.
Oltre all'infarto bisogna prendere in considerazione anche altre patologie che riguardano il cuore, come le aritmie ipercinetiche e ipocinetiche, per le prime non abbiamo problemi perché nel nostro ospedale il reparto di Pronto Soccorso e Medicina assicura un pronto e valido intervento con terapia antiaritmica e defibrillatore, invece per le aritmie ipocinetiche come il blocco atrio-ventricolare e l'arresto cardiaco non esiste una Unità Coronarica con medici preparati per questa terapia.
Nella Unità Coronarica dove ero primario, impiantavamo circa 250 pacemakers ogni anno di questi, il 10% erano casi urgenti nei quali bisognava intervenire subito con uno stimolatore cardiaco temporaneo per evitare l'arresto cardiaco e la morte. All'Elba non è mai stato eseguito un impianto di stimolatore temporaneo.
E' tempo quindi di passare all'azione mobilitando tutte le forze isolane in campo, compresi i Sindaci e altri Enti pubblici e privati, se vogliamo veder rispettati i nostri diritti di cittadini, evitando di dover vivere situazioni sbagliate e di grave insufficienza per noi e i nostri cari. Per tentare di sensibilizzare ulteriormente su questi argomenti sto gestendo, grazie all'interessamento del sindacato pensionati della Cgil, un prossimo incontro pubblico.
Speriamo partecipino molte persone e in particolare i Sindaci, che dovrebbero essere senza dubbio impegnati a risolvere questi problemi di vitale importanza.
Dr. Mario Mellini