Quello che non avrei mai voluto vedere a Portoferraio non sono foto già scattate ma ancora da scattare. Si tratta delle foto delle nostre spiagge con tutte le nuove concessioni balneari, che andranno ulteriormente a ridurre i tratti di spiaggia libera.
Vorrei far riflettere sull'enorme impatto sociale che comporta la privatizzazione delle spiagge, in una realtà come la nostra, insulare, nella quale la spiaggia svolge sostanzialmente il ruolo della piazza: luogo di socializzazione per eccellenza, soprattutto per i giovanissimi. Privatizzare significa privare i bambini, i ragazzi e le famiglie della possibilità di socializzare liberamente come avveniva un tempo, creando peraltro situazioni di ghettizzazione. Sì, ghettizzazione, non sto affatto esagerando, perché chi potrà spenderà i suoi 15/20 euro al giorno, per tutta l'estate (si tratta di migliaia di euro), chi non potrà si accalcherà con l'asciugamano bei pochi metri residui di spiaggia oppure se ne starà a casa.
Per lo meno con i punti blu, che non avevano la concessione in esclusiva di un tratto di spiaggia se non i pochi metri utili allo stoccaggio dell'attrezzatura, chi usufruiva del servizio poteva trovarsi accanto a chi non ne usufruiva (e viceversa), adesso non sarà più possibile per cui se la famigliola portoferraiese vuole stare in spiaggia vicino agli amici turisti abituali, i quali nella settimana di ferie si concedono il lusso dell'ombrellone e dei lettino, non lo potrà fare a meno di pagare, a propria volta, tale servizio. Non è fantascienza, ho amici, turisti abituali, che regolarmente noleggiano l'attrezzatura al punto blu, ed io piazzo l'asciugamano accanto consentendo ai rispettivi bimbi di giocare assieme, come avviene tutte le estati da dieci anni (l'età di mio figlio); da quest'anno i bimbi staranno lontani: turisti con turisti, locali con locali, abbienti von abbienti, "proletari" con proletari.
Percorrendo questa via si appesantirà il senso di marginalizzazione e di inadeguatezza che vivono tanti nostri giovani, i quali intraprendono esperienze di isolamento o di devianza fino, in taluni casi, alle estreme conseguenze.
Renato De Michieli Vitturi