Le foto e i video che stanno circolando sui social network parlano da soli: a San Piero in Campo, nel Comune di Campo nell’Elba, i cinghiali ormai scorrazzano liberamente fin nella centra le Piazza di Chiesa e devastano il giardino dell’ambulatorio medico di fronte alle residenza degli anziani.
Il tutto in un Paese ad alta concentrazione di cacciatori, quelli che secondo la Regione Toscana dovrebbero risolvere il problema che hanno creato immettendo negli anni ’60 e’70 all’Elba - a soli fini di divertimento venatorio - i cinghiali (o meglio i maghiali) di origine centro-europea (sottospecie Attila) incrociati con i maiali domestici.
Per questo la Regione, respingendo il parere contrario di agricoltori, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e Legambiente che chiedono l’eradicazione di una specie invasiva che ha impatti devastanti sulla biodiversità e l’agricoltura, ha dichiarato l’Isola d’Elba area vocata per il cinghiale.
Visto che i cinghiali hanno ormai preso casa a San Piero, per la gioia di cacciatori, Fondazioni e teorici della creazione della filiera della salsiccia, proponiamo al Sindaco di Campo nell’Elba di dare la cittadinanza onoraria ai cinghiali che ogni notte vanno a grufolare tra i rifiuti e nei giardini e negli orti di San Piero, sarebbe la degna conclusione dell’incredibile decisione di dichiarare area vocata per il maghiale italo-ungherese un’isola dove i cinghiali maremmani si sono estinti nel 1802 e dove la legge sulle aree protette impedirebbe di introdurre specie alloctone.