"Kafkiana", può definirsi qualsiasi situazione riconducibile ai caratteri della narrativa del famoso scrittore praghese Franz Kafka, ispirata all'assurdità e all'incomprensibilità delle situazioni in cui viene a trovarsi l'esistenza umana.
L'aggettivo calza a pennello per sintetizzare il percorso che un residente di Portoferraio è costretto a seguire per ottemperare alle decisioni della Giunta in carica sui parcheggi (Delibera n.44/2018).
Dopo un' ora di fila per vedersi consegnare tre fogli che si potevano anche scaricare dal sito della società Abaco (che gestisce da anni la sosta a pagamento) si entra nel labirinto cartaceo e burocratico, mentre prima bastava recarsi dai Vigili Urbani col libretto di circolazione (dove sta già scritto dove abiti); qui ti richiedono documenti che hai già consegnato a suo tempo (sennò mica avresti il cartellino giallo che ti sei portato dietro), in più la visura catastale, il contratto d'affitto se non sei proprietario (anche se l'anagrafe ha già verificato prima di darti la residenza che a quell'indirizzo ti ha trovato).
Con queste premesse si entra nel merito:
Innanzitutto la novità dell'alto fondale a pagamento tutto l'anno, anche per i residenti del centro storico. Le conseguenze pratiche (e negative) di questa decisione sono diverse:
Essendo Portoferraio stata progettata dai grandi architetti Bellucci, Buontalenti e Camerini nel 1548, anno nel quale il mezzo di locomozione principale era il cavallo (ergo sono più le persone con auto che ci abitano che i posti dove metterle) la problematica sosta auto 'entro le mura' andrebbe disincentivata (per questo è apprezzabile aver previsto un costo per la seconda auto) cosa che succedeva automaticamente con l'Alto Fondale gratuito per nove mesi l'anno, con grande beneficio delle dissestate antiche stradine di calcare rosa o granito, poiché in molti lasciavano l' auto per farsi due passi verso casa o verso il centro, evitando così il lungo giro necessario per uscire con l' auto.
Chi volesse, magari nel fine settimana, da un altro Comune elbano, farsi un giro nella città di Cosimo, in uno dei negozi o ristoranti del centro, d'ora in poi sa che dovrà pagare sempre e comunque per parcheggiare.
I 'pass gratuiti' per sostare solo nella via di residenza, in realtà non sono gratuiti perchè costano 15 Euro come quelli per le zone blu, solo che la spesa prende il nome di 'diritti di istruttoria'.
Sostare solo nella via di residenza, senza posti assegnati, è una pia illusione, e il timore è di tornare all'antico, dove se non trovavi posto nella via assegnata ma girato l'angolo, ci trovavi poi anche la multa.
Multe che aleggiano anche nell'ipotesi che il cittadino residente o il lavoratore faccia ad esempio l'abbonamento per l'Alto Fondale: cosa significa infatti (ultima riga del 1° foglio del 'Modulo richiesta pass/abbonamento park Portoferraio') “obbligatorio indicare orario inizio sosta mediante disco orario”?
In italiano che tale abbonamento (15 Euro residenti centro storico e 50 Euro lavoratori) non pare essere h24, e quindi, se ritardi un po' i 10 o 50 Euro crescono rapidamente.
Il giudizio prevalente dei cittadini in fila (almeno delle due testate in giorni diversi) era quello di trovarsi di fronte ad un pasticcio, con una leggera sensazione di sopruso.
cr