I cuccioli, specie se in sofferenza, fanno tenerezza, la fanno pure se sono cuccioli di una specie dannosa, pericolosa, che all'Elba non dovrebbe starci proprio e che dall'Elba sarebbe ottima cosa totalmente cancellare.
Ciò premesso, i fatti
In mattinata di Sabato 21 Maggio Il Signor Paolo Ticci, in vacanza a Fetovaia con la Signora Elisa stava raggiungendo il noto arenile, la coppia era accompagnata dalla scodinzolante cagnolina Zoe che ad un certo punto attirava l'attenzione dei proprietari, e li conduceva tra la boscaglia dove i due si trovavano al cospetto di un cucciolo di cinghiale malmesso ed intrappolato dalla vegetazione tra la quale aveva evidentemente cercato rifugio.
I Ticci persone di buona volontà (e di pazienza) ritenendo che la bestiola imprigionata e sotto il sole non ne avrebbe avuto per molto, compivano a quel punto un telefonico infruttuoso "giro delle sette chiese" istituzionali per capire a chi segnalare l'accaduto perché intervenisse, ma tra squilli a vuoto e "noi non ci entriamo", situazione e cinghialotto rimanevano bloccati.
Alla fine proprio non sapendo a che santo (si fa per dire) votarsi i turisti finivano per chiamare la nostra redazione e chiedere lumi.
Il primo suggerimento che gli davamo era quello di tenersi nei pressi ma discosti dalla bestiola poiché c'era sempre la possibilità che la sua distratta madre venisse a cercarlo, ed è noto che le signore cinghiale in questi casi abbiano un pessimo carattere (basti qui ricordare una perla di saggezza del mitico Bobbe: "Il cignale, quando si incazza, doventa una bestia"), in secundis ci impegnavamo in una rapida mediazione diplomatico-suina.
Il Sindaco Montauti, almeno territorialmente competente, messo quindi in contatto con i coniugi che continuavano stoicamente a far la guardia al mini-ungulato, finalmente risolveva inviando la polizia comunale campese sul posto.
Sappiamo che gli agenti hanno proceduto al recupero della bestiola e presumiamo che lo abbiano affidato per le necessarie cure a chi di reale dovere.
Sì, nel caso si riesca a salvarlo, liberato o meno, avremo tra qualche mese un altro fetente rompicoglioni peloso di cui occuparci, ma non può che far piacere constatare che tra i nostri ospiti ci sia anche chi abbia perso una mezza mattinata di vacanza per risolverci un problema, in luogo di crearcelo.