Sono un'operatrice nel settore turistico e sono anche un'assidua frequentatrice dell’isola perché amo questo territorio.
Vorrei però far sentire la mia voce, anzi il coro di persone, che come me, si ritrovano a organizzare il proprio viaggio di ritorno dall’isola servendosi del treno.
Contatto la vostra redazione per denunciare il disagio del collegamento traghetto-treno di ritorno dall’isola.
Le compagnie navali in bassa stagione, per consumare meno carburante, viaggiano più lentamente portando sistematicamente almeno 15 minuti di ritardo.
Il caso di ieri (24 maggio) ha voluto che fossero ben 30 minuti di ritardo e noi fruitori dei mezzi pubblici abbiamo dovuto letteralmente correre per non perdere il collegamento.
Con non poca agilità, perché appesantiti da valige e zaini, abbiamo fatto come Bold: messo lo sprint per arrivare al traguardo.
Fortunati perché la salute e la giovinezza ci aiuta; mi sono domandata: cosa avrebbe potuto, nella stessa situazione, una persona anziana? Arrendersi alla verità che, nel caso migliore avrà un collegamento dopo un ora nel caso peggiore dovrà aspettare ore.
Se davvero vogliamo preservare il turismo elbano, dobbiamo anzitutto offrire dei servizi efficienti e chiari.
Certe compagnie oltre a risparmiare sul carburante, risparmiano anche sulla comunicazione. Siamo sicuri però che questa sia una buona pubblicità per l’Elba?
Vi ringrazio per aver ascoltato la mia voce.
Lillà di Biase