È accaduto tutto in pochi attimi di alcuni giorni fa. Forse si è trattato di un irrefrenabile impeto di gelosia stimolato dalle avance rivolte al suo compagno a far scattare l’inaudita aggressione di una donna portoferraiese nei riguardi di una giovane barista del centro cittadino, che era al lavoro nel momento in cui è stata brutalmente accoltellata.
La vittima infatti era al lavoro nel suo bar quando, come una furia, è entrata la donna che, coltello in pugno, si è scagliata contro di lei scavalcando il bancone e pugnalandola all’addome, poco sotto il cuore. La barista è riuscita a stento a portarsi appena fuori dal locale e chiedere aiuto, accasciandosi poi a terra in una pozza di sangue, soccorsa da alcuni passanti che hanno immediatamente chiesto l’intervento di ambulanza e Forze dell’Ordine.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di Portoferraio hanno raggiunto il luogo del delitto in pochi attimi, ma l’assalitrice si era già allontanata, facendo perdere le proprie tracce.
Dopo essersi assicurati che la vittima fosse stata consegnata ai medici del pronto soccorso dell’Ospedale di Portoferraio, con già in mano alcuni importanti elementi sull’identità dell’accoltellatrice, i militari hanno così avviato con più pattuglie la ricerca della donna. In meno di un’ora l’artefice è stata rintracciata, dopo che aveva già cambiato abbigliamento nel tentativo di non essere riconosciuta.
Nel corso della perquisizione presso l’abitazione della donna, i Carabinieri hanno rinvenuto sia l’abito sporco di sangue indossato al momento dei fatti che, ben occultato sotto la cuccia di un cane, il coltello utilizzato per colpire la rivale con evidenti tracce ematiche.
Nel frattempo la giovane barista è stata ricoverata in gravi condizioni presso il reparto di chirurgia dell’Ospedale di Portoferraio e sottoposta a un delicato intervento per evitare che la profonda ferita all’addome, che per un miracolo non ha interessato organi vitali, potesse determinare ulteriori e più gravi conseguenze.
A. N., pregiudicata 35enne, è stata così arrestata dai Carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma, per essere poi trasferita presso la casa circondariale di Firenze a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto, confermando la custodia cautelare in carcere.
La donna rischia una pena che può raggiungere anche i 15 anni di reclusione.