Si conclude definitivamente l'incubo di Fausta Bonino, l'infermiera dell'ospedale di Piombino accusata di aver ucciso alcuni pazienti con somministrazioni non necessarie di eparina.
Dopo la condanna all'ergastolo in primo grado e la piena assoluzione nel processo di appello lo scorso 24 gennaio, l'accusa ha rinunciato a presentare il ricorso in cassazione per il terzo grado di giudizio.
Diffusa soddisfazione la si registra in particolare nella comunità riese che, sin dalle prime battute della complicata vicenda giudiziaria, si era schierata dalla parte della quasi concittadina Bonino.