Dopo l'intervista al Direttore di ASA Mirco Brilli pubblicata il 18 giugno scorso, Elbareport prosegue l'approfondimento sulla questione idrica, così vitale per l'Isola d'Elba, con alcune domande al Sindaco di Portoferraio, Angelo Zini.
Buongiorno Sindaco, la sua ordinanza per limitare questa estate i consumi di acqua potabile alle sole necessità igieniche e domestiche, come richiesto dalla Autorità Idrica Toscana, chiama tutti ad un comportamento responsabile, ma non basta ovviamente a mettere in sicurezza il territorio a fronte di una crisi climatica e ambientale, di cui la siccità e un aspetto, ormai strutturale. Quali risposte di lungo periodo avete intenzione di attivare, a Portoferraio e all'Elba, e in che tempi, oltre al dissalatore progettato da ASA?
L'ordinanza che ha emanato il Comune di Portoferraio, (cui stanno seguendo quelle degli altri Comuni, ndr) per limitare l'utilizzo dell'acqua potabile ai soli bisogni domestici e igienici, é stata presa in ottemperanza alle indicazioni dell'Autorità Idrica Regionale ma anche in virtù della consapevolezza che siamo in una fase critica e che la siccità é un problema reale e cogente. Ma non basterà il pur necessario ricorso all'uso responsabile della risorsa acqua. Servono scelte strategiche, una é il dissalatore, ma sarà necessario anche realizzare molti invasi, piccoli e medi più che grandi, pubblici e privati, per lo stoccaggio di quantità importanti di acqua; un' importante risorsa aggiuntiva sarà presto il riutilizzo delle acque reflue del depuratore*. La nuova condotta sottomarina é l'altro tassello per mettere in sicurezza idrica l'isola. Ma tutto questo sarà in gran parte vanificato se in parallelo non si ridurranno drasticamente le perdite, da un inaccettabile 30-35%- anche se in calo progressivo- ad un fisiologico 5-6 %: servono grandi investimenti a livello nazionale.
La liberalizzazione (urbanistica) dello stoccaggio delle acque piovane (come ci ha insegnato per Portoferraio Cosimo dé Medici a metà del 1500) potrebbe ad esempio - anche in campagna- essere una delle risposte?
Si, è vero, Cosimo De' Medici, nella costruzione di Cosmopoli, ci ha insegnato come si fa ad accumulare le acque per gli usi civili: ne terremo conto nella pianificazione del nuovo strumento urbanistico, al quale stiamo lavorando proprio in questi mesi.
Visti i riflessi che la risorsa acqua ha sul turismo balneare, affronterete l' argomento (magari con una riunione pubblica) in una prossime riunine della G.A.T. (Gestione Associata del Turismo)?
Sicuramente la G.A.T. è il contesto giusto per discutere questa come altre questioni di rilevanza comprensoriale, dai collegamenti marittimi (già oggetto di confronto e di presa di posizione unitaria) alle questione della nave rigassificatrice di Piombino.
Le ondate di calore con aumenti progressivi delle temperature anno dopo anno portano ad un maggiore utilizzo di acqua proprio quando a disposizione ce n'é meno; l'aumento delle superfici urbane alberate con ombra e maggiore ossigenazione potrebbe contribuire a mitigare questi effetti: che risorse avete in bilancio e dove pensate di creare nuova ombra urbana?
Il consumo di acqua si combatte anche rendendo più fruibile il verde esistente e con nuove aree urbane ombreggiate. Da qualche tempo siamo impegnati nella riorganizzazione e riqualificazione di alcune zone sensibili, ad es il parco e il viale delle Ghiaie; si tratta di proseguire in questa direzione mettendo a dimora alberi in piazze e parcheggi, in un quadro di programmazione progettuale e di intervento su tutto il territorio urbano.
CR
*La linea di ritorno dell'acqua depurata è completata, ma per poterla utilizzare, oltre alla realizzazione dei collegamenti per le diverse destinazioni irrigue (agricoltura, golf, ecc) è necessario diminuirne l'eccessiva salinità, dovuta al cuneo salino che ha occupato le fognature che vanno poi al depuratore: ASA sta intervenendo per sistemarle.