Qualche giorno fa è morto mons. Gastone Simoni, vescovo emerito di Prato, per anni frequentatore del nostro territorio. Lo ricordo insieme al vescovo Lorenzo Vivaldo, nella seconda metà degli anni Ottanta. Un pastore coraggioso, Simoni, che ha goduto della forte amicizia "impegnata" di un'altra importante figura cattolica del secondo Novecento, mons. Lorenzo Vivaldo, che è stato vescovo della diocesi di Massa Marittima e Piombino per venti anni (è morto nel 1990) . Posso dire che queste due persone hanno rappresentato un punto di riferimento significativo per l'impegno politico di tanti.
Gli incontri toscani (qualcuno anche all'Elba) di "Supplemento d'anima" servivano per approfondire le motivazioni spirituali dell'impegno del cristiano. Ed erano anche momenti di fraternità e di confronto fra generazioni, in cui i più giovani ascoltavano con attenzione le considerazioni degli esperti e questi ultimi si lasciavano provocare da nuovi linguaggi e approcci. Una palestra che ha allenato tanti che si sono messi a servizio degli altri nelle amministrazioni civiche e, qualcuno, nei partiti, soprattutto quando, all'inizio degli anni Novanta, si concludeva l'esperienza storica del partito dei cattolici.
Mons. Simoni credeva nella necessità di educare alla carità sociale, all'impegno politico del cattolico, nell'ambito di un legittimo pluralismo, cercando di tenere insieme coerenza ed efficacia. Per lui il bene comune aveva i confini del mondo (ricordo un seminario di studi a Firenze sulla cooperazione internazionale, facendo tesoro delle linee magisteriali, a partire dalla Populorum Progressio di Paolo VI) e considerava la crisi ecologica. Dialogo aperto e rispettoso fra tutti e con tutti: era il richiamo costante che concretizzava creando numerose occasioni. Le comunità cristiane potevano, in questo senso, essere il luogo dove alimentare questo dialogo, senza prevaricazioni o appiattimenti.
Pubblico questo breve ricordo, perchè ancora tante persone all'Elba e in tutta la diocesi ricordano questa bella figura di prete.
Nunzio Marotti
[da Toscana Oggi dell'11 settembre 2022]