È partito all’Isola d’Elba il servizio di sostituzione a domicilio delle cannule tracheali nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) in ventilazione meccanica invasiva.
“I pazienti elbani affetti da Sla possono ricevere direttamente al loro domicilio una prestazione così delicata e fondamentale – spiega Angela Gioia, Project Manager SLA – senza dover ricorrere a trasferimenti che, per persone in queste condizioni, sono sempre molto impegnativi. Considerando che la sostituzione di una cannula deve essere eseguita circa ogni 2 mesi si comprende bene quale sia il vantaggio per loro e le loro famiglie. La presenza programmata al domicilio di un anestesista e un infermiere, prevista dalla procedura dedicata alla gestione dei pazienti affetti da Sla, implementa un percorso già avviato rivolto a pazienti in condizione di estrema fragilità. La sostituzione della cannula non deve comunque essere considerata come una singola prestazione, ma rientra in una presa in carico complessiva che garantisce una piena tutela delle esigenze e della dignità del malato. Una visita domiciliare permette anche di intercettare bisogni emergenti che possono riguardare la persona, ma anche i suoi cari e dare immediata risposta. Per arrivare questo traguardo è stata fondamentale, oltre alla volontà della direzione aziendale, la disponibilità e la grande professionalità del personale messo a disposizione dall’Anestesia e Rianimazione”.
“Il reparto livornese – conferma Paolo Roncucci, direttore dell’Area Critica dell’Azienda USL Toscana nord ovest – è stato tra i pionieri della cosiddetta “ospedalizzazione domiciliare” istituita nel 2000 e diretta fino al 2007 dal dott. Massimo Tanteri e successivamente dalla dott.ssa Francesca Nemo come Sezione del Reparto di Rianimazione. Successivamente il servizio fu esteso anche nelle zone di Cecina e Piombino e questo ha permesso agli anestesisti di uscire dalle strutture sanitarie ed andare nelle case delle persone affette da patologie croniche con necessità di ventilazione meccanica. L’avvio del cambio domiciliare delle cannule tracheostomiche all’Elba fa parte di un piano di rafforzamento dei servizi messi a disposizione sull’isola ed è stato reso possibile grazie alla dottoressa Francesca Nemo che può vantare una grossa esperienza. Dal 2008 infatti ha effettuato più di mille cambi cannula a domicilio. Per gli accessi al domicilio dei pazienti elbani la professionista viene affiancata dall’Infermiere di Famiglia e Comunità referente dell’area territoriale di residenza del paziente e, in questa prima fase di avvio del progetto, da un infermiere del Blocco Operatorio, esperto nella gestione di questa tipologia di presidi sanitari. Per questo tipo di manovre invasive non serve solo grande capacità, ma anche empatia con il paziente che deve affidarsi a persona che conosce e della quale ha fiducia. Queste visite sono poi vere e proprie occasioni di controllo dello stato generale del paziente, permettono di valutarne lo stato clinico generale, di prevenire complicanze ed evitare future ospedalizzazioni. Mi piace poi sottolineare che a oltre a quanto offerto sul territorio ,anche l’Ospedale di Portoferraio è stato rafforzato con l’arrivo di un nuovo rianimatore, il dottor Fausto Velasco che è andato ad unirsi ai colleghi Guglielmo D'Este e al responsabile Massimo Bugliazzini. Il suo arrivo permette di poter progettare nuovi servizi come, ad esempio, la terapia antalgica che confidiamo di poter organizzare per i prossimi mesi”.
“L'avvio di questa esperienza – ammette Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest – dimostra un impegno costante nel progettare e investire in nuove modalità organizzative basate sull'integrazione tra professionisti impegnati in settori diversi, come quello ospedaliero e quello territoriale, nella convinzione che tale modello di cooperazione sia strategico per il rilancio della sanità pubblica. Il costante miglioramento dei servizi è un segnale di attenzione che vogliamo dare nei confronti dei professionisti e delle esigenze della comunità elbana frutto della convinzione che tutti i cittadini, ovunque residenti, abbiano diritto ad una parità di accesso a cure e servizi”.
Il paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica ha necessità di una presa in carico integrata da parte di un gruppo di lavoro multidisciplinare (Team Sla) costituito dall’integrazione delle varie figure professionali appartenenti alle reti dei servizi ospedalieri e territoriali. Il Team è organizzato in modo da provvedere a prendere in carico la persona all’interno di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale personalizzato. Il Team multidisciplinare Sla garantisce l’accoglienza, l’informazione, l’orientamento del paziente e dei familiari ed avvia la procedura per la presa in carico globale. I professionisti specialisti di riferimento coinvolti sono: neurologo, pneumologo, rianimatore, palliativista, otorinolaringoiatra, fisiatra, medico di famiglia, medico di distretto, psicologo, nutrizionista/dietista, endoscopista/chirurgo (Peg), radiologo interventista, fisioterapista, logopedista, infermiere, assistente sociale, reesponsabile dell’ufficio ausili e protesi, farmacista, operatore socio sanitario (Oss).
Questi i nominativi del team Sla dell'Elba all’interno del quale il medico di famiglia svolge il ruolo di “Case manager” del singolo paziente:
Luigi Genghi (Direttore Presidio Ospedaliero Portoferraio)
Riccardo Cecchetti (Direttore Medicina Generale Portoferraio)
Liborio Sardo (Medicina Generale Portoferraio)
Stefano Pallotta (Responsabile Endoscopia Digestiva Elba)
Paolo Roncucci (Direttore Area Critica)
Massimo Bugliazzini (Responsabile Anestesia e Rianimazione Elba)
Francesca Nemo (Anestesia e Rianimazione Livorno)
Elisabetta Bollani (Neurologia Portoferraio, "case manager specialist")
Guglielmo D'Este (Anestesia e Rianimazione Elba)
Enrico Benvenuti (Otorinolaringoiatra Elba)
Fabio Chetoni (Direttore Zona Distretto Elba)
Claudio Rasetto (Responsabile Cure Palliative Elba)
Ornella Fabozzi (Responsabile Cure Primarie Elba)
Anna Garfagnini (Responsabile Servizio Sociale Elba)
Rita Vatteroni (Associazione AISLA, psicologa)
Andrea Caiazzo (Dirigente Infermieristico Ospedale-Territorio, Portoferraio)
Gabriele Gentini (ICO Infermieristica Ospedale-Territorio Portoferraio)
Lucia Giardelli (Infermiera coordinatrice cure domiciliari team SLA, Elba)
Francesco Brera (Farmacia Portoferraio)
Andrea Palombo (Ufficio Protesi Portoferraio)
Cristina Laddaga (Direttore Riabilitazione Area Sud)
Angelo Indino (Fisiatra UORFF Livorno)
Alice Mastrofrancesco (Fisioterapista, IFC Professioni Sanitarie della Riabilitazione)
Milena Gemignani (Dirigente delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione)