“Grazie ai donatori dell’Elba che non hanno fatto mai mancare il loro contributo, nemmeno durante la pandemia. E un appello dal cuore agli elbani che non sono donatori: dateci una mano”.
Tappa elbana per Avis Toscana, che con la presidente Claudia Firenze e la consigliera regionale Avis Isa Mancini ha partecipato a una riunione con l'Avis Zonale dell'Elba e con le sedi di Portoferraio, Marciana Marina e Porto Azzurro. Avis Toscana ha infatti lanciato un ciclo di incontri in tutte le realtà provinciali e zonali della regione, che sono 22.
“Ci tenevamo particolarmente a incontrare i volontari dell'Elba in loco e ovviamente abbiamo aspettato la fine della stagione per favorire al massimo la partecipazione, tenendo conto delle peculiarità che vivere su un'isola come l'Elba comporta", ha commentato la presidente Firenze. "Ho avuto conferma di una realtà molto attiva e molto coesa e siamo certi che lavorando su alcuni aspetti organizzativi insieme alla struttura di Avis Toscana riusciremo ad avere risultati ancora migliori".
All'incontro ha portato i saluti anche il Sindaco di Portoferraio, Angelo Zini, a nome dell'amministrazione comunale. I volontari sono stati poi ricevuti dal dott. Michele Tararà, responsabile del servizio trasfusionale dell'Ospedale Civile Elba, che ha ribadito la collaborazione delle strutture sanitarie e ha ringraziato i volontari per il loro grande impegno.
"Sono tante le azioni piccole e grandi che possiamo mettere in atto per un confronto continuo con i territori - ha concluso Firenze -. È fondamentale rimotivare i volontari dopo un periodo difficile che abbiamo vissuto e che non è ancora finito. Se con la pandemia abbiamo sostanzialmente imparato a convivere sono ancora tante le sfide per le associazioni di volontariato, prima tra tutte quella della burocrazia, il cui carico è troppo spesso pesante. Occorre farsi portavoce a ogni livello per promuovere reali e tempestive azioni di semplificazione. Ringraziamo di cuore i donatori elbani per il loro contributo e facciamo un appello a chi ancora donatore non è. Il momento è quello giusto per diventarlo".
Le donazioni di sangue e plasma hanno infatti subito un calo nel 2022 e per assicurare le cure ai malati occorre l'impegno di tutti.