Danni e soprattutto molti disagi per le aziende agricole elbane a causa del forte maltempo che si è abbattuto sull’Isola d’Elba tra Porto Azzurro e Rio. A fornire un primo bilancio sulle conseguenze della violenta ondata di maltempo che si è abbattuto nella giornata di martedì 15 novembre sulla parte orientale dell’Isola è Coldiretti Livorno che segnala cantine allagate, terreni seminati andati distrutti ed il danneggiamento di alcune strade poderali che rendono impossibile accedere ai terreni agricoli. Nella sola giornata del 15 novembre su Portoferraio sono caduti 122 millimetri di acqua secondo i dati rilevati dal Centro Funzionale della Regione Toscana e tutto questo dopo mesi di siccità estrema con corsi d’acqua praticamente a secco e terreni induriti che fanno scivolare via velocemente le precipitazioni.
“Le piogge abbondanti cadute in poche ore su terreni impermeabilizzati dalla siccità, unite al consumo di suolo e all’abbandono dei terreni marginali da parte degli agricoltori per ragioni diverse tra cui la presenza degli ungulati che hanno reso impossibile coltivare sono tra i fattori che hanno messo in pericolo la popolazione e le attività economiche. – spiega Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno – L’Isola, già nel recente passato, è stata teatro di alluvioni ed allagamenti e così come molte altre zone della nostra provincia dove oltre 15 mila residenti vivono in aree ad elevato rischio alluvioni secondo l'Ispra”.
Secondo Coldiretti Livorno siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma con un aumento del 29% a livello nazionale, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.
Coldiretti torna infine a ribadire la realizzazione di infrastrutture di raccolta delle acque piovane come invasi e laghetti per metterle a disposizione delle imprese agricole durante i periodi di scarse precipitazioni. Una richiesta a cui sta lavorando il tavolo voluto dal Presidente Eugenio Giani e a cui partecipa attivamente Coldiretti e che era già stata al centro di un incontro, proprio all’Isola d’Elba, con i sindaci.
“Servono invasi, laghetti ed infrastrutture di stoccaggio delle acque, anche di piccole dimensioni per recuperare le acque piovane, sparsi su tutto il territorio regionale da cui le aziende possono attingere per far fronte ai momenti di scarsità idrica – conclude il Presidente di Coldiretti Livorno - ed investimenti crescenti sull’agricoltura 4.0 per migliorare la competitività delle imprese e la sostenibilità delle produzioni agricole”.