E così, caro Adriano, te ne sei andato anche te e hai definitivamente chiuso la porta del tempo d’oro di noi portoferaiesi del quadrilatero del topino comodo senza dove’ cammina’ troppo (Nando Castagnacciaio, Il mi zio Marcello e il bar di Mario il De Re); il tempo delle nostre partite a carte, delle nostre passatelle e delle nostre tavolate, come questa nella foto del 2000, scattata alla Stella Marina dal grande Manuel, in occasione, se non ricordo male, del festeggiamento con gli amici e i parenti portoferaiesi della nascita della mi figliola. Siccome eravamo stati bene, avevamo mangiato come si deve e eravamo andati in “pressione“, ti alzasti e chiedesti quanto ci voleva per compra’ tutto. Ganza fu anche quella battuta che facesti in occasione di un’altra bella mangiata e bevuta che facemmo un giorno da Lido, il tu cugino. Dopo che tutti lodarono quei piatti, te esordisti: “se un’era per me, che gli insegnai a cucina’, Lido attaccava sempre i bottoni! Poi venni a sapere che quella fu si una battuta, ma con un fondo di verità dovuta al fatto che Lido, che aveva fatto anche il sarto, rilevò quell’antica mescita di vino per farci il famoso ristorante che porta ancora il suo nome e che è gestito dal su figliolo Fabrizio, anche dietro il tuo insistente consiglio.
Ciao Adriano, grande “coco” della Carretta,che eri passato anche da Scaglieri, da Porto Azzurro, dalla rosticceria di fianco al nostro Angolo bar, dal ristorante da Olga e da molti altri luoghi dove hai lasciato il segno del bravo professionista e del grande amico.
Saluta tutti, metti via quel blocchetto degli assegni che costi’, se Dio vole un servano e un abbraccio forte alla tu sorella Anna, ai tuoi nipoti e a tutti i tuoi cari.
Michel Donati
Caro Adriano,
con grande tristezza apprendo la notizia della tua morte. Succede che la vita ti porta su strade che spesso ti allontanano anche dagli amici e purtroppo é tanto tempo che non ti vedevo, ma c'é stato un tempo che ci siamo frequentati e tu ti sei rivelato un vero amico, sincero, gentile, generoso e sempre positivo.
Mi ricordo di un estate che per me era iniziata con una sorta di depressione, una sera venni "all'Inferno" e incontrai te che lavoravi li: ti facesti in 4 per farmi stare bene mi portasti a bere in ogni banco "dell'Inferno" mi presentasti amici e soprattutto amiche ... fu una delle estati più belle della mia vita.
Grazie Adriano, credo che dove stai andando ci sia un bel premio per te, magari quella nave, che volevi comprare se avessi vinto alla lotteria, per fare il giro intorno al mondo con tutti i tuoi amici.
Alessandro Rossi