Nove ambulatori dedicati alle malattie respiratorie croniche. Dislocati, in modo omogeneo, in provincia di Pisa e di Livorno. Serviranno per assistere, direttamente sul territorio, senza recarsi in ospedale, i pazienti con malattie respiratorie croniche, prima su tutte la broncopneumopatia cronica ostruttiva (la BPCO).
Si andranno ad aggiungere ai sei ambulatori pneumologici di secondo livello già presenti, costituendo così una rete di 15 ambulatori che comprende anche la nuova Sezione di presa in carico precoce e gestione dell'insufficienza respiratoria (di cui è responsabile il dottor Guido Vagheggini) che è stata da poco istituita presso il reparto di Medicina interna dell'ospedale di Portoferraio (di cui è responsabile il dottor Riccardo Cecchetti).
E proprio alla nuova Sezione di Portoferraio è stato affidato il coordinamento del percorso sull'insufficienza respiratoria cronica per le province di Livorno e di Pisa.
"Quella che stiamo realizzando in questi mesi è una rete di cure integrate con team multi professionali per gestire direttamente sul territorio le malattie croniche" spiega Guido Vagheggini. "Siamo partiti prima dagli ambiti della provincia di Pisa per poi allargarci anche in provincia di Livorno, nella Zona delle Valli Etrusche e dell'Elba. Ogni ambulatorio lavora in stretta collaborazione con i medici di medicina generale che, qualora lo ritengano opportuno, possono indirizzare il paziente che ha una patologia respiratoria cronica ad una di queste strutture”.
Negli ambulatori le visite vengono condotte da un gruppo di medici specialisti composto da Liborio Sardo e Guido Vagheggini (Isola d'Elba), Giulio Bardi e Francesca Mannucci (Valli Etrusche), Elena Mariancini (Alta Val di Cecina), Antonella Di Franco (Zona Pisana); Mauro Taccola, Ada Mazzarella (Valdera).
“Tutti gli ambulatori sono dotati, o lo saranno a breve, di cartella clinica elettronica interfacciata con la cartella clinica dei reparti - aggiunge Vagheggini - i pazienti saranno gestiti in maniera integrata, coinvolgendo i medici di famiglia e gli infermieri delle cure primarie e delle case di comunità, che assumeranno il ruolo di case manager per gruppi di pazienti ad alto rischio di riacutizzazione. Potrà essere usata anche la telemedicina per il loro monitoraggio”.
"Si tratta di un modo nuovo di curare le persone con patologie croniche - prosegue Vagheggini- e l'Azienda USL Toscana nord ovest ha organizzato tre diversi eventi di formazione destinati ai medici di famiglia, agli specialisti pneumologi ospedalieri e ambulatoriali e agli infermieri degli ambulatori pneumologici e delle case di comunità” (per iscriversi http://formazione.ao-pisa.toscana.it:180/default?ReturnUrl=%2flogout).
Il primo corso ha per titolo “BPCO: integrazione delle cure ospedaliere e territoriali” e si svolgerà sabato prossimo, 14 ottobre, a Portoferraio (sala Pier Luigi Nervi, in via Vittorio Emanuele II). A tenerlo saranno Riccardo Cecchetti, Ornella Fabozzi, Amerigo Mattera, Liborio Sardo, Guido Vagheggini, Alberto Giannoni, Paola Galeazzi, Lucia Giardelli, Giulia Bardi e Ada Mazzarella.
"Il corso punterà molto agli aspetti pratici e concreti - dice Vagheggini - ed introdurrà un approccio innovativo alla gestione della cronicità. Servirà per lanciare le attività innovative che stiamo realizzando all'Elba e nella rete specialistica territoriale pneumologica. Significativa la presenza di Alberto Giannoni, che per il Cnr sta seguendo il progetto Proximity Care per le aree interne della provincia di Lucca".