Prosegue la farsa del biglietto per residenti on line per le navi Toremar e Moby.
O meglio dovrei dire il NON biglietto on line perché, nel 2025 quando ormai la rivoluzione tecnologica ha raggiunto le più remote aree del pianeta, su quest’isola per un residente è impossibile acquistare il biglietto di queste compagnie se non solo sotto forma di “prenotazione”.
Il che implica che, nonostante di fatto si abbia completato la procedura di acquisto on line comune per tutti (scelta traghetto, orario, ecc. ecc. pagamento compreso) l’aver flaggato la casella “residente” con relativo inserimento di dati, fa vincere un bonus: l’obbligatorio, mirabolante passaggio in biglietteria prima di potersi imbarcare perché, solo allora, muniti di carta d’identità e libretto di circolazione (della vettura indicata nel biglietto) potremo essere identificati come residenti dall’operatrice ed ottenere infine la stampa cartacea del biglietto (praticamente la stampa della prenotazione perché i geni informatici tengono quest’ultime separate dal sistema di bigliettazione tradizionale). Altro spreco, in barba all’ambiente.
In pratica, anche dalla reazione stupita dell’operatrice ogni volta che mi presento al banco di Portoferraio, penso di essere una dei pochi che si si ostinano ad avere il coraggio di affrontare quest’assurda lungaggine. Confesso che l’unico motivo per cui lo faccio è se non posso acquistare on line il biglietto con l’altra compagnia, magari per un qualche loro occasionale disservizio o se non c’è rimasto posto all’orario che mi serve.
Fra tutti i problemi che abbiamo sull’isola questa potrà sembrare solo un’inutile polemica.
Ma facciamola pure!
Perché è una delle tante cose che fanno irritare di questo gruppo che ci fornisce da decenni un servizio essenziale, garantito dal nostro essere cittadini italiani residenti su di un’isola. Ma potrebbe farlo, a dir poco, meglio.
Le scuse stanno a zero.
Come ho ricordato anche l’altra compagnia stabile si è dotata del sistema per identificare noi residenti come tali e possiamo acquistare il biglietto magari alle 01:27 di mattina se guarda caso sorge un impegno improvviso e dobbiamo partire avendo la sicurezza di trovare posto sulla nave.
Perché se vivi sull’isola e devi andare anda e rianda un passaggio sulle navi lo devi trovare! Capita infatti che anche noi isolani si abbia degli impegni, magari inderogabili, magari fondamentali. O magari no.
Ma questa è un’altra polemica che sempre si scatena quando si parla dell’Elba.
Luogo amatissimo, incredibilmente bello, meraviglioso e straordinario ma afflitto da magagne (apparentemente) incurabili.
A. Vannucci