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Cavo: 151 firme contro le onde ed i disagi provocati dal traghetto veloce all'Elba

Scritto da  Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano  Mercoledì, 12 Settembre 2012 18:19

Dopo le denunce di Goletta Verde e Legambiente e le proteste dei bagnanti di Portoferraio e della costa nord orientale dell’Elba tra Cavo e il capoluogo elbano contro le rapide, alte e violente onde sollevate dal passaggio del traghetto veloce Corsica  Express Seconda della Sardinia Ferries, un gruppo di ben 151 cittadini e turisti del Cavo, una frazione del Comune di Rio Marina, hanno inviato a Legambiente la copia di una petizione indirizzata alla Delegazione di spiaggia di Cavo della Capitaneria di Porto di Portoferraio.

Dopo le denunce di Goletta Verde e Legambiente e le proteste dei bagnanti di Portoferraio e della costa nord orientale dell’Elba tra Cavo e il capoluogo elbano contro le rapide, alte e violente onde sollevate dal passaggio del traghetto veloce Corsica  Express Seconda della Sardinia Ferries, un gruppo di ben 151 cittadini e turisti del Cavo, una frazione del Comune di Rio Marina, hanno inviato a Legambiente la copia di una petizione indirizzata alla Delegazione di spiaggia di Cavo della Capitaneria di Porto di Portoferraio.

Ecco il testo.

«In questa estate 2012 è stato attivato il collegamento navale Piombino-Portoferraio e viceversa con il mezzo veloce Sardinia Ferries. Tale mezzo percorre una rotta che è simile a quella dei traghetti tradizionali e quindi in località Cavo transita molto vicino a Capo Vite. A causa della elevata velocità del mezzo, al suo passaggio, si generano onde alte che arrivano a terra sulla spiaggia del Frugoso e delle altre spiagge del Cavo con forte violenza causando danni alle colonie di posidonia e alterazioni alla configurazione stessa delle spiagge a causa dei consistenti spostamenti di materiali del fondo marino. La violenza delle onde generate dal passaggio del mezzo veloce mette in pericolo la stessa incolumità dei bagnanti e in particolare quella dei bambini invadendo l'arenile per svariati metri e provocando un forte risucchio, e questo avviene ad ogni passaggio della nave. Da non sottacere c'è poi anche lo spiacevole fenomeno dell'intorbidamento delle acque causato dalla violenza delle ondate. Tale situazione non è tollerabile per i danni che crea ai fondali e alle spiagge e per il potenziale e certamente alto rischio per la incolumità stessa dei bagnanti. Si rende urgente un intervento immediato di sospensione del collegamento o quanto meno si richiede di imporre una consistente riduzione della velocità del  mezzo per rendere eventualmente compatibile l'utilità del servizio  con la salvaguardia dei fondali marini, della spiaggia e l'incolumità dei bagnanti».

Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano

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