PORTOFERRAIO. Che dire; Antonella Marinari e Massimo Poli ormai sono definiti con orgoglio, dalla star e conduttrice Antonella Clerici, "i campioni in carica" e sembra non abbiano alcuna intenzione di mollare il posto più alto del podio. E non a caso sono già tre le vittorie consecutive, conquistate dai due chef elbani che sbaragliano di volta in volta gli avversari a "Campanile italiano", la gara che si svolge ogni giovedì alle 12, su Rai Uno, nella trasmissione de "La Prova del Cuoco".
I due cuochi stanno diventando piuttosto famosi e conquistano il pubblico, oltre che per la loro bravura, per la spontaneita e simpatia tipica degli elbani,
Ieri si sono presi il 68% delle preferenze (72% e 69% nelle gare precedenti), ricevute col televoto. Sono servite a battere gli sfidanti cioè gli chef del Friuli Venezia Giulia, che stavano cercando di farsi valere a suon d ricette tipiche. La trasmissione mette a confronto le realtà culinarie delle varie regioni italiane e per ora gli elbani, che rappresentano la Toscana, hanno battuto Lazio, Puglia e appunto il Friuli. Prossima gara, tra una settimana, con i colleghi del Piemonte, una delle maggiori regioni italiane, e quindi agli elbani serviranno ulteriori miracoli in fatto di ricette per battere anche i re della Fonduta, ma senza dubbio ci vorranno centinaia di telefonate che partono dall'Elba e dalla Toscana, ma forse anche da altre parti d'Italia, telefonate che potrebbero servire a raggiungere almeno il 51% delle preferenze.
Per la gara di ieri i due elbani avevano scelto un tema stimolante. "L'Elba e Napoleone", per cui Marinari, del ristorante "la Botte Gaia" di Porto Azzurro, ha preparato un primo piatto chiamato "Malfatti all'Aleatico", nota la passione dell'imperatore per il passito isolano che ora è diventato Docg, mentre Poli, della Taverna dei Poeti di Capoliveri, ha messo in campo un'originale "Panzanella fritta con tonnina". Non sono stati soli Poli e Marinari protagonisti in Rai, con loro uno staff isolano fatto dei due titolari dei ristoranti: Paolini e Nelli, e anche amici in costume dell'epoca napoleonica, per cui non poteva mancare Franco Bellosi che impersona l'imperatore da anni sull'isola, ovviamente presente con in testa il noto cappellone nero a mezzaluna, tipico del corso esilio sull'isola nel 1814.
Stefano Bramanti