Un bel ragazzo Lorenzo Stefanoni, tranquillo, pacato, serio quanto basta, insomma, come si usa dire oggi, ”pulito”; quel tipo di giovanotto al quale tanti genitori vorrebbero che assomigliassero i propri figli. Sono questi i dati che contribuiscono a formare una prima impressione di questo studente, che ha conseguito l’anno scorso a pieni voti il diploma di maturità scientifica, per chi non conoscendolo lo incontra per la prima volta.
Lorenzo si è meritato, emergendo fra gli altri numerosi compagni come da giudizio espresso da un’apposita commissione, un premio il cui valore va ben aldilà dell’importo materiale. Si tratta di una borsa di studio istituita dal prof. Giorgio Barsotti, che proprio quest’anno viene assegnata per la prima volta, alla formazione del cui ammontare contribuiscono i proventi della vendita dell’ultimo libro scritto da Barsotti e pubblicato quest’anno da Edizioni Myra dal titolo “Tra banchi e cattedre”.
L’assegnazione ha avuto luogo lunedì 30 ottobre all’Istituto Foresi di Portoferraio nell’Aula Magna gremita, oltre che da studenti, da colleghi, amici e semplici curiosi.
Dopo una breve introduzione con la quale ha ricordato i periodi trascorsi insieme a Barsotti come giovane collega, elogiandone questa lodevole iniziativa che dimostra il suo continuo e saldo legame al mondo della scuola dove è stato conosciuto ed apprezzato da varie generazioni di studenti e insegnanti, il prof. Nunzio Marotti, facente le veci del Preside assente per servizio, è passato alla lettura di alcuni brani del libro. È subito apparsa la realtà dei fatti raccontati, che vanno dal periodo studentesco, attraverso quello dell’insegnamento, per fare infine ritorno, nel momento del pensionamento, fra i banchi per rimettersi allo studio che gli ha procurato il conseguimento di ben altre quattro lauree. Ma sono soprattutto l’ironia e la vivacità, tipiche del suo carattere, con cui vengono descritti gli avvenimenti a suscitare divertimento e a procurare nel contempo profondi insegnamenti di vita.
Il prof. Barsotti, che ha successivamente preso la parola, si è complimentato con lo studente premiato puntualizzando che la borsa di studio da egli meritata può essere considerata come un premio ed un incoraggiamento, oltre che per lui, per tutta la scuola. Nel descrivere quindi il periodo successivo a quello dell’insegnamento, a conclusione del suo intervento interrotto varie volte dagli applausi della platea, il prof. ha detto: “Sono infine approdato all’ultima fase della mia vita in cui, per un insopprimibile desiderio di apprendere e di misurarmi con me stesso, ho ripreso a vivere una vita da studente inseguendo diplomi di laurea conseguiti con impegno, fatica e soddisfazione”.