Cosa resta di Napoleone nelle isole teatro delle svolte cruciali della sua vita?
Questo l’interrogativo da cui muove il saggio di Giovanni Cerri, classe 1965 appassionato di studi napoleonici, dal titolo “Le isole di Napoleone. Corsica, Elba, S.Elena e dintorni” che sarà presentato in Consiglio regionale giovedì 25 gennaio.
L’appuntamento è per le ore 17 nella Sala Gigli del Palazzo del Pegaso e saranno presenti, oltre all’autore: Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, Gianni Anselmi, consigliere regionale presidente della commissione Cultura e sviluppo economico e Stefano Ciuoffo, assessore regionale a Turismo e attività produttive.
L’incontro è aperto al pubblico.
Del libro l’autore dice: “[…] Mi ha comunque intrigato affiancare la terra natale alle due ultime isole maggiori del più celebre confinato di tutte le epoche, in una miscela tra il mio consolidato interesse per gli studi napoleonici, i ricordi dei miei numerosi viaggi nel Tirreno settentrionale (ma anche in altri contesti, come le Dolomiti ed i Tropici) ed un'operazione della memoria basata su insistite incursioni nella mia adolescenza”.
Giovanni Cerri
É nato Pisa nel 1965, con origini elbane da parte materna. Dopo gli studi classici, si è laureato in Medicina nel 1989 all'Università di Brescia, città nel cui ospedale principale esercita la professione di specialista in radiodiagnostica.
Vive a Cremona, dove coltiva le sue passioni rappresentate dagli studi napoleonici e di geopolitica contemporanea e dal cinema.
Autore di articoli e coautore di libri in ambito scientifico, “Le isole di Napoleone”, cui ha dato impulso la ricorrenza, tra il 2014 e il 2015, del bicentenario del soggiorno all'Elba e dell'arrivo di Napoleone a Sant'Elena, è il suo esordio letterario.