Appello a tutti gli amici no-vax.
Arrendetevi, siete circondati. Ormai avete perso. E contrariamente alle vostre previsioni (del cazzo, come tutte le vostre teorie - anche se ne ho sempre riconosciuto la legittimità), non si va verso la rivolta popolare ma verso il vaccino obbligatorio mascherato.
Quindi fatevene una ragione: vaccinatevi ora, tanto prima o poi vi tocca uguale. Con un notevole vantaggio, peraltro: vi evitate grossi rischi. Perché il covid tanto ve lo pigliate, prima o poi. Quindi meglio se vi proteggete ora, che non dopo essere stati in intensiva.
Intanto non potete più muovervi. Presto non potrete più lavorare. E non pensate che i controlli saranno sempre zero come ora: vi beccano, vi beccano... oggiù, obtorto collo o meno, vaccinatevi.
Farete un grosso favore a voi stessi e un enorme favore a tutti noi pecoroni che ne avremmo anche piene le palle di sto cazzo di virus.
Yuri Tiberto
Caro Yuri,
un'antica e nota storia ferajese narrava di un frate traghettato su un bastimento in tempesta che continuava a ripetere "Pazienza figlioli!", ogni volta che sentiva qualcuno dell'equipaggio moccolare, finché una carrucola di legno sganciatasi dall'ancoraggio non lo colpì in testa facendogli commentare l'evento con una parolaccia. Uno dei marinai, secondo la narrazione, a quel punto colse l'occasione per prenderlo in giro raccomandandogli: "Pazienza padre!"; ma il religioso chiosò: "Pazienza un cazzo, quando ci vole, ci vole!"
Come dire, qualcuno potrà pure storcere il nasino bollando la tua breve prosa (ed il mio commento) come scurrili, nella forma, ma ne condivido e sottoscrivo la sostanza.
In questi mesi ho espresso le mie convinzioni pro-vax cercando però di comprendere pure le "ragioni" di chi non lo era (pur se - secondo me - del tutto strampalate).
Orbene, di fronte alla situazione reale che viviamo, ed a quella ancor più tragica che si profila, la tolleranza è diventata un lusso, non c'è più spazio per esercitarla.
Se fino a ieri definivo solo un "obbligo morale e civile" il vaccinarsi, oggi con i decessi che si moltiplicano (e che in massima parte - cari scettici - vi riguardano direttamente) con anche i bambini che finiscono in terapia intensiva, con gli operatori sanitari nuovamente sotto stress, le strutture ospedaliere che rischiano il collasso, i diritti dei malati "di altro" che vacillano, rendetevi conto che non potete - col beneplacito sociale - più andare in giro con una pistola, alternativamente puntata, ora alla vostra tempia, ora a quella del primo che passa.
Fatela finita, il vostro corpo sarà pure vostro ma fa parte anche del "corpo sociale", e la Costituzione che dispensate - però a fette come la torta del Castagnacciaio - garantisce le libertà, non l'arbitrio dei singoli.
Ora basta
Quando ci vole, ci vole
sergio rossi