Non succede tutti i giorni che in occasione di un matrimonio di una coppia straniera che decide di sposarsi in Toscana, nel caso specifico all’isola d’Elba, arrivino da paesi di tutto il mondo (Australia in primis, America, Giappone e Svizzera) ben 130 invitati. Questo è ciò che è successo nella splendida cornice della marina di Porto Azzurro dove un nutrito numero di stranieri hanno abitato le vie e i locali dell’antico borgo di origini spagnole. I protagonisti di questo eccezionale evento sono Lydia e Ben, una coppia australiana di origini elbane, Lui del Cavo e Lei di Rio Marina.
Gli sposi hanno iniziato i festeggiamenti giovedì sera nel caratteristico e raffinato locale Lisca e Osso sito in una piazzetta di Via D’Alarcon, popolando la via a suon di musica italiana interpretata da Giulio Scapigliati e Paolo Pilo. Le note di Volare, Tu vuo’ fa l’americano, Funiculi funiculà… hanno animato la festa che ha coinvolto anche i numerosi turisti incuriositi da tanta allegria.
Il giorno dopo è stata la volta della cerimonia simbolica che Lydia e Ben hanno voluto celebrare in un luogo inusuale, la piazzetta "Italo e Ario Sapere” che si trova in fondo al porto in prossimità della passeggiata Carmignani che conduce a Forte San Giacomo. L’idea di una celebrazione in un luogo diverso dalla Sala Consiliare del Comune di Porto Azzurro è stata accolta benevolmente dall’amministrazione locale che con il 30 giugno inaugura l’apertura ai matrimoni in luoghi non convenzionali. Dopo una cerimonia divertente e sentita gli sposi hanno preso il largo con una barca di altri tempi, Lady Lilli, che li ha portati al Ristorante La Caletta dove hanno apprezzato la cucina dello chef napoletano Achille e hanno ballato ininterrottamente fino a tarda notte.
Questo evento attesta quanto il wedding tourism rappresenti un settore importante per l’economia di un territorio che nello specifico vede coinvolti tanti “attori”. Non dimentichiamo che la Toscana - come ha dichiarato Rossella Celebrini, organizzatrice di eventi, partner di Tuscany for Weddings (divisione del Convention Bureau di Firenze) - è insieme alla Puglia la destinazione più richiesta dagli stranieri in particolar modo per i matrimoni.
La Toscana e le isole dell’Arcipelago Toscano hanno un forte appeal grazie alla loro storia e alle bellezze del patrimonio artistico e culturale, al fascino e al romanticismo dei paesaggi, alla diversità dei luoghi, all’unicità dei prodotti e alla notorietà dell’ offerta enogastronomica. Un settore che, superate le recenti criticità dovute alla pandemia, nel 2022 ha registrato oltre 2.300 matrimoni originando in tutta la regione circa 432 mila pernottamenti nelle strutture ricettive e un volume di affari complessivo di oltre 130 milioni di euro (Fonti Centro Studi Turistici di Firenze).
La stima della ricaduta economica - continua Rossella Celebrini - del settore non comprende le altre attività collaterali generate dall’evento principale, come ad esempio il proseguimento del soggiorno in Toscana o altre forme di consumo turistico da parte degli invitati. Come riporta il Centro Studi Turistici di Firenze "tra tutti gli stranieri che hanno scelto di sposarsi in Toscana sono pochissimi quelli che hanno organizzato l’evento in forma autonoma, ma normalmente si sono rivolti ad una filiera di professionisti ai quali sono stati richiesti servizi esclusivi per un’esperienza irripetibile. Un ulteriore contributo ai risultati conseguiti nel 2022 da tutta la filiera del settore è arrivato anche dalle celebrazioni dei matrimoni delle coppie italiane residenti in altre regioni. Questo mercato, considerato ormai parallelo al Destination Wedding, ha prodotto oltre 800 eventi e oltre 81 mila presenze turistiche collegate, con un fatturato stimato di circa 26,8 milioni di euro."
Questi dati - dichiara Rossella Celebrini - attestano l’importanza di un settore che per l’isola d’Elba e l’Arcipelago Toscano può costituire per l’indotto di un territorio sul quale deve puntare.
Foto di Matteo Migliozzi