Con “Chef in Piazza” si è chiusa la terza ed ultima giornata della Fiera della Filiera Agroalimentare Elbana “Sapori & Tradizioni” che, nonostante il tempo inclemente, ha mantenuto nella giornata del primo maggio parte del programma all’insegna dei sapori e dei saperi elbani in cucina. Tre chef di rango si sono cimentati nella preparazione di tre piatti che la giuria composta da Rossana Galletti, Mario La Nera, Patrizia Lupi, Daniela Bodechtel, Luigi De Strasser, Susy Macchioni e Salvatore Esposito ha voluto premiare ex equo, sia per la cura della preparazione che per l’utilizzo di ottimi ingredienti del territorio che hanno garantito un risultato finale “da leccarsi i baffi”.
Andrea Negri, chef dell’Hotel Villa Ottone, si è cimentato con un piatto semplice ma dal sapore unico ed equilibrato: “Seppie in zimino” valorizzato dall’uso sapiente delle bietole selvatiche e del tarassaco, profumate nella cottura con le erbe mediterranee, a partire dall’alloro, e frutti di mare. Colorata la presentazione “primaverile” con fiori di campo.
Davide D’Antonio, titolare del Binomio Natural Bistrot a Capoliveri, ma con una importante carriera in ristoranti stellati italiani e stranieri, ha preparato una squisita palamita con piselli, traendo spunto da una ricetta di Alvaro Claudi, rivisitata aggiungendo fave, carciofi, menta e borragine.
Felice Sapio, chef dell’Hotel Rio e titolare del marchio Assapora, che si dedica ai prodotti artigianali elbani, ha proposto un tagliolino “risottato” alle seppie e carciofi, con nepitella, menta, mandorle tostate e una spolverata di parmigiano, azzeccatissimo nel gusto e nella presentazione.
La maratona degli chef è stata ripresa in streaming dall’Edicola Elbana Show, sempre attenta agli eventi che esaltano la cultura del territorio, e potrà essere rivista sui canali social dell’emittente.
La giuria ha successivamente proseguito il ciclo di degustazioni dei ristoranti aderenti alla Fiera visitando altre quattro eccellenze capoliveresi. La Lampara di Michelangelo Zamparelli ha proposto Gnocchi al nero di seppia con sugo di granseola, apprezzati sia per la qualità dello gnocco preparato in casa che per l’ottima salsa. Sempre a base di granseola, conosciuta all’Elba con il nome di “margherita” è stato il primo piatto, un tagliolino, preparato da Eleonora del Ristorante da Franco: profumata e generosa nel piatto la granseola che è uno dei piatti della tradizione più apprezzati anche dai turisti. E non poteva essere diversamente: Eleonora è la figlia del “Polpaio” Piero che ha seguito e consigliato la preparazione del polpo nei giorni precedenti presso il ristorante Kokedama. Come apprezzata è stata la calorosa accoglienza di Franco che ha ospitato nella sua veranda la prova degli chef dove è stato possibile assaggiare gli insuperabili gelati della Cremeria Gori. Il giovane Mario Caldo, figlio d’arte - il padre è Michele è il proprietario del Ristorante Da Calamita - ha presentato nel suo locale, Galileo 10, un trittico all’insegna della cucina elbana: cozze ripiene, calamari ripieni e baccalà con le patate. Elegante la bella presentazione e appassionata la ricerca per le ricette del passato, attualissime e ben interpretate. Summertime, con lo chef Mylo ha conquistato la giuria con una superlativa grigliata di pesce “povero” ma saporitissimo e freschissimo: ottima la qualità della materia prima e azzeccata la cottura che ha mantenuto tutto il sapore del mare del pescato rigidamente a km0.
La visita ai ristoranti è stata accompagnata da intermezzi musicali e poetici con l’esibizione, applaudita dagli avventori presenti, di Giuseppe “Peppe” Puccini detto Il Peta. L’anima creativa del paese è stata condivisa anche da Salvatore Esposito che con Peppe e Rocco Bonifacio sono gli animatori appassionati dell’Associazione Amici di Penna, Arte e Musica-APAM, che ha ideato e organizzato la manifestazione.
Parte del programma che prevedeva l’esposizione dei produttori elbani è saltata per la pioggia insistente ed anche la serata con i musicisti del Gruppo musicale gli Scapestrati è stata rimandata ai prossimi giorni.
“Nonostante questa coda d’inverno che ha condizionato il primo maggio, sono soddisfatto – ha dichiarato il sindaco Montagna – del risultato che abbiamo raggiunto grazie alla squadra che abbiam costituito, all’impegno ed alla passione di tutti a partire dall’Assessore Daniele Luperini e dal personale del Comune e della Polizia Municipale, all’ APAM, alla Pro Loco di Capoliveri e al suo attivissimo presidente Paolo Martino, ai dipendenti della Caput Liberum, alla Fondazione Isola d’Elba sempre presente con la direttrice Patrizia Lupi, alla Delegazione elbana dell’Accademia Italiana della Cucina con la sua appassionata presidente Rossana Galletti, agli altri partner: Confesercenti, Coldiretti, AssocomElba, Associazione Albergatori, Confcommercio; per i Media il magazine Enjoy Elba e l’Edicola Elbana oltre al fotografo Francesco Lascialfari. Grazie agli sponsor: Gruppo Nocentini, Centro Ufficio Elba, Fap Forniture Alberghiere, Igiene Services. Ed ancora agli espositori Antonio Arrighi, Guido Allori, Roberto Battani, Aldo e Alberta Claris Appiani, Felice Sapio, Italo Sapere, Podere Arduini, Fattoria Le Ripalte, az. Agricola La Faccenda, Az. Agricola Villa Mori, Il Lentisco con Paolo Tenucci, Birra dell’Elba, Smania Liquori dell’Elba, Liquori Conte Peria, Armando in Porto Azzurrro, Oliver Gori, la Famiglia Giusti di Castiglione, Macelleria Libero Bistrot. Un grazie speciale ai ristoratori: Michele Caldo, Rocco Bonifacio, Michelangelo Zamparelli, Mario Caldo, Giovanni Tavolario, Francesco Messina, Alessandro Corsi, Maurizio Tosi, Alberto Pratesi, Nunzia Manzo, Fausto Ambrogi, Tanio, Davide D’Antonio. E’ stata una sfida pensata e messa in campo appena un mese fa - ha aggiunto Montagna - con un format da migliorare, ma che ha gettato le basi per un evento che mi auguro diventi un appuntamento imperdibile del turismo enogastronomico isolano. Un saluto caloroso a tutti i partecipanti, a chi ha creduto nella manifestazione, agli ospiti e ai cittadini elbani che hanno apprezzato le degustazioni e i prodotti locali, i cuochi e i proprietari dei ristoranti che hanno dimostrato la qualità delle proposte culinarie capoliveresi. Una festa che onora la nostra comunità perché, al di là dell’aspetto gastronomico e conviviale, è un modo per celebrare la nostra storia e le nostre tradizioni che affondano le radici nei mestieri della terra e del mare e nella trasformazione dei loro prodotti.”
Appuntamento quindi alla prossima primavera. Intanto, anche se è appena calato il sipario, dietro le quinte, già inizia il lavoro silenzioso degli animatori della Fiera per coinvolgere un sempre maggior numero di espositori, migliorare il programma e l’organizzazione, aumentare il successo della Fiera.