L'abolizione del pur minimo sconto sul prezzo dei traghetti a favore dei proprietari di seconde case, crea un'ulteriore disparità che mina l economia locale stessa.
Negli ultimi anni, l'Isola d'Elba ha visto crescere il numero di proprietari di seconde case, soggetti ad imposte locali più elevate rispetto a chi vive stabilmente sull'isola, a cui si aggiungono altre spese legate alla manutenzione della casa e ai servizi, che spesso non vengono bilanciati da adeguati vantaggi in termini di fruizione dei servizi locali.
Sarebbe auspicabile che le autorità locali, i comuni e le compagnie di navigazione stabiliscano un equilibrio tra residenti e proprietari di seconde case.
Potrebbero essere sconti specifici e proporzionali legati al pagamento delle imposte locali a riconoscere chi, pur non residente, contribuisce significativamente alle casse comunali. O pacchetti di abbonamento scontati sui traghetti, che permetterebbe a chi possiede una casa di viaggiare quando vuole senza pagare costi eccessivi e non essere considerato alla stregua del "turista" ma sostenitore dell’economia locale, con diritti paragonabili a quelli del residente.
Bisognerebbe ricordare che i proprietari di seconde case svolgono un ruolo importante per l'economia licale: non solo contribuiscono con il pagamento delle imposte, ma sono anche una fonte stabile di reddito per le attività locali, soprattutto durante la bassa stagione.
Garantire maggiori agevolazioni potrebbe incentivare soggiorni più lunghi e frequenti, con benefici diffusi.
L'introduzione di sconti o agevolazioni per i trasporti non sarebbe solo un atto di giustizia verso chi paga più tasse dei residenti, ma anche un modo per favorire un afflusso più costante e sostenibile di visitatori.
Paola