“Quando si vuol essere puntigliosi bisogna essere anche attenti, per non imporre al tuo bersaglio personale un piccolo ripasso”. Il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari replica ulteriormente a Riccardo Nurra, consigliere comunale, con alcune precisazioni che ritornano sulla vicenda della lettera anonima che, a suo dire, lo avrebbe messo a conoscenza di una messa in mora del sindaco stesso, nelle sue qualità di dirigente della disciolta Unione dei Comuni da parte del segretario comunale dell’epoca per un debito dell’Unione dei confronti del Comune di Portoferraio. Situazione, questa, che a detta di Nurra avrebbe potuto inficiare la candidabilità di Ferrari a sindaco di Portoferraio.
“La questione - ricorda oggi Mario Ferrari - oltre me interessava altri soggetti, il cui numero poteva consentire di far scendere in campo una squadra di calcio, e tutti di alto livello come personaggi che fino al 2014 hanno ricoperto ruoli apicali come amministratori di maggioranza o altri che lo sono ancora in ambito comprensoriale”.
“L'oggetto del contendere - fa notare ancora Ferrari a Nurra - è venuto meno in quanto, per una voce, il TAR ha rigettato l'istanza di liquidazione avanzata facendo decadere le motivazione dell'atto da te 'cavalcato'. Per l'altra partita, come ampiamente dimostrato in Consiglio Comunale, la somma era stata già liquidata nell'ambito del finanziamento assegnato e validata dalla commissione di collaudo il cui Presidente ricopre ancora ad oggi il ruolo di consulente del Ministero, quindi ti dovresti trovare un'identità in quanto ora sei nei banchi di quella minoranza che nonostante quanto sopra ha - quando era maggioranza - deliberato e consentito il pagamento di somme già riconosciute e liquidate: questo, per me, si chiama danno erariale indipendentemente dalla buona fede o mancato riscontro ed accertamento delle carte, e se tu fossi stato più attento nel controllare come facente parte dell'opposizione nel 2013 avresti impedito ai tuoi attuali compagni di minoranza, probabilmente, anche a seguito del tuo postumo impegno, di dover dare spiegazioni alla Corte dei Conti per delle liquidazioni doppie come risulta dai verbali allegati alla deliberazione in possesso alla Corte”.
“L’Autorità Nazionale Anti Corruzione, al di là di queste doverose annotazioni, ha fatto il resto – aggiunge ancora Ferrari – mandando a gambe all’aria la mozione di sfiducia che era stata messa in piedi nel tentativo di mettermi in minoranza su ipotesi di incandidabilità e incompatibilità. Come vedi, caro Nurra, non sono generico, ma estremamente preciso nel ricordare a te e ai tuoi colleghi di minoranza le vostre responsabilità. E le mie – conclude il sindaco di Portoferraio – non sono minacce ma semplici notizie relative ad atti e procedure amministrative che qualcuno ha ripetutamente cercato di ritorcere contro di me per impedirmi di governare il paese come avrei voluto. Come quelle che ti ho ricordato ce ne sono tante altre, alcune concluse ed altre ancora in itinere, che sono a disposizione di chi è chiamato a verificarne la legittimità, e che metterò a disposizione del mio successore se ne farà richiesta. Vedi tu se è il caso di sollecitarmi ulteriormente a parlarne pubblicamente”.