Lo scopo dell'allungamento Alto Fondale è accuratamente definito nella relazione tecnico-progettuale redatta dall’Autorità di Sistema portuale, datata Agosto 2018.
In nessuna parte della relazione è citata l’attività crocieristica. L’adeguamento tecnico-funzionale proposto è esplicitamente finalizzato a razionalizzare l’attività traghettistica, asservendo l’ulteriore spazio banchinato a servizio di stoccaggio mezzi in sbarco/imbarco previa modifica del traffico in zona Gattaia/Gallo. L’accosto di 180 mt. è progettato in previsione di inserimenti futuri di traghetti “fino a 170 mt.”.
Gli armatori esercenti la flotta dei traghetti, ad oggi, non hanno lasciato intravedere ipotesi di questo sviluppo futuro.
Non sono perciò le crociere alla base progettuale della proposta, bensì i traghetti. Forse tutte le parole spese sulle crociere sono state innestate successivamente per “indorare la pillola”?
Inoltre la relazione dell’AdSP MTS esordisce con la frase < Premesso che la banchina Alto Fondale è l’unico ormeggio disponibile con fondale e lunghezza sufficienti per l’accosto dei nuovi traghetti con lunghezza fino a 170 mt…..> . Tale perentoria dichiarazione è smentita dal documento dell'Autorità stessa "Banchine di Portoferraio" APPE 2017 (allegata) da cui si rilevano i seguenti dati: Banchina Alto Fondale lunghezza 115 mt, fondalei -7,60 mt., Pontile 1 Sud lunghezza 130 mt. fondale - 8,70 mt. La dichiarazione iniziale del progetto non sembra corretta.
Un intervento così invasivo sulla preziosa Darsena Medicea, vero capitale turistico della città. richiede l'assoluta necessità della preventiva validazione dell'obiettivo da raggiungere e della successiva verifica dell'assenza di soluzioni alternative. Sembra che entrambe queste regolette non siano stata rispettate. Abbiamo già quattro attracchi utilizzabili per le navi da crociera.
Sarebbe gradito che l'Autorità delucidasse esaurientemente ai cittadini di Portoferraio, i veri "stakeholder" del progetto, queste contraddizioni.
Alberto Nannoni (a titolo personale)