Stampa questa pagina

I bambini hanno bisogno della scuola non dei voti

Scritto da  Simona Sabbioni Domenica, 17 Maggio 2020 09:46

Cara Ministra Azzolina,

Non ho parole, solo amarezza.

Nonostante il parere contrario all'unanimità del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, obblighi tutte le maestre di Italia a mettere voti ai bambini dai 6 ai 10 anni al termine di un quadrimestre privo di:

- classi

- merende

- giochi liberi

- giochi organizzati

- chiacchiere

- laboratori

- escursioni

- attività manipolative

- storytelling

- incontri con esperti

- sorprese

- feste

- ricorrenze

- compagni di banco

- incarichi..


La scuola primaria è un ambiente d'apprendimento che funziona davvero con tutti questi elementi. Con questi elementi i bambini apprendono e fissano gli apprendimenti, rendendoli significativi, "di base", valutabili.


La GSuite, BSmart e tutte le piattaforme, per quanto utili e ben fatte NON sono costruite per questo, non permettono neanche lontanamente tutto questo.


Ci siamo impegnate Ministra, abbiamo costruito attività accattivanti, imparato a realizzare cartoni animati, a fare videoediting, a costruire lavagne interattive condivise, abbiamo ricevuto collaborazione dalle famiglie.. ma i nostri alunni (non tutti purtroppo) erano e sono ancora ciascuno di là dal proprio schermo, ciascuno nella propria casa, il proprio mondo, fatto di giocattoli e familiari che li aspettano, noia, rabbia, curiosità, dovere, fretta, TV accesa, il cagnolino che passa, telefoni che squillano, le mamme suggeritrici, gli adulti che se ne vanno a far la spesa, le mamme in gara, i più fortunati con le mamme "solo" incoraggianti.


SE dovremo adeguarci, bisogna che tu e gli Italiani sappiate che i voti ci saranno: NON ATTENDIBILI, INADEGUATI e CONTESTABILI.


Simona Sabbioni

Vota questo articolo
(0 Voti)