Egregio Direttore
A Portoferraio le auto verso il centro ed in uscita sono sempre in coda. Nei supermercati i parcheggi sono pieni e gli scaffali semi vuoti. Prenotare una cena in un ristorante è quasi impossibile. Un ombrellone, con lettini e sdraio, è introvabile. Sorvolo sulla mancanza di parcheggio e sulla pulizia delle strade (e dei punti di raccolta ecologica). Sorvolo sugli aumenti fuori controllo della benzina, dei generi alimentari e di tutti gli esercizi della filiera turistica. Sorvolo anche sulla mancanza di distanziamento poiché questo è un altro argomento che dovremo affrontare ad ottobre.
Sorvolo sulla scelta di Portoferraio di diminuire la tassa sui rifiuti a commercianti ed imprese nel settore turistico (al contrario degli esercizi commerciali una famiglia residente a Portoferraio paga per i rifiuti il doppio di una famiglia di Firenze).
Ho memoria di programmi di recupero nel turismo balneare finalizzato al recupero di 400 mila presenze negli anni italiani ruggenti del berlusconismo.
Egregio direttore non le pare che la nostra isola più che un Parco Nazionale Naturalistico evochi in questi giorni l'immagine di una bomba ecologica per una densità umana a rischio pubblico? E noi abitanti residenti non dovremmo evocare un numero programmato almeno nelle sei settimane dalla fine di luglio alla prima di settembre?
Continuerò a sorvolare mentre stasera farò una passeggiata in calata fra i tavolini di bar, ristoranti e bancarelle. La foto è di 5 giorni fa e per il prossimo Ferragosto dispero.
Claudio Coscarella