Bando sostegno alla formazione in agricoltura: scadenza domande 28 febbraio
Sostegno alla formazione dei consulenti: fino al 28 febbraio sarà possibile presentare domande sul portale di Artea per partecipare al Bando relativo. La dotazione finanziaria complessiva del bando è di 490.000 euro e l’importo massimo del contributo pubblico concesso per ogni domanda è di 70.000 euro. Non sono ammesse le domande con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 10.000 euro.
Il bando si rivolge alle Agenzie formative accreditate dalla Regione Toscana che hanno come scopo quello di formare e aggiornare i consulenti alle aziende agricole e forestali.
I corsi di qualifica e di aggiornamento professionale a favore dei consulenti riguardano tematiche fondamentali e strategiche per le aziende: condizionalità rafforzata, pratiche benefiche per ambiente e clima , investimenti e competitività, igiene, tutela e sicurezza sul lavoro e nell’azienda agricola, normativa acque, uso prodotti fitosanitari, difesa integrata e biologica, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, agrobiodiversità e sistemi di agroforestry e sistema della conoscenza, innovazione tecnologica e digitalizzazione in agricoltura.
“La corretta formazione dei consulenti - spiega la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi - è un elemento di fondamentale importanza, strettamente legato all’efficacia del servizio di consulenza, e non può esaurirsi nel normale ciclo di studi, ma deve continuare in modo da garantire il costante aggiornamento professionale. Stiamo preparando molti, moltissimi consulenti e i numeri della loro distribuzione sul territorio regionale fotografano una situazione interessante e di efficienza, in piena coerenza con il modello della Toscana diffusa”.
Infrastrutture, da Cdp 158 milioni di euro alla Regione per sanità, scuole e impianti sportivi
Sanità, edilizia scolastica, viabilità e impianti sportivi: sono gli ambiti di intervento che la Regione Toscana ha individuato per definire un nuovo progetto di rigenerazione di spazi urbani. La realizzazione delle opere sarà possibile grazie al finanziamento di 158 milioni di euro messo a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), anche per rispondere all’emergenza da Covid-19.
Nello specifico oltre 76 milioni saranno utilizzati per portare a termine diversi investimenti sul patrimonio infrastrutturale del comparto sanitario, tra i quali la costruzione del nuovo presidio ospedaliero di Livorno e del nuovo complesso didattico “Le Scotte” dell’Università degli studi di Siena. Inoltre altri 27 milioni verranno destinati all’acquisto di attrezzature sanitarie, anche di tipo tecnologico e scientifico. Infine, le risorse messe a disposizione da Cdp permetteranno investimenti per circa 54 milioni sull’edilizia scolastica, la viabilità, l’impiantistica sportiva e la rigenerazione e riqualificazione urbana.
“Sono numeri – commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani - che confermano la virtuosità del bilancio regionale, anche nella possibilità di accendere linee di credito, e la propensione agli investimenti, sulla sanità e nell’emergenza sanitaria in atto ma pure in altri settori”.
Questa operazione rafforza la collaborazione tra Cdp e la Regione Toscana, in particolare per lo sviluppo del comparto sanitario e scolastico in ambito locale. A dicembre 2020 era stato perfezionato un finanziamento di 14 milioni per l’acquisto di impianti, macchinari, mezzi di trasporto e attrezzature sanitarie da destinare al Centro Covid Pegaso di Prato. Mentre, in precedenza, nel 2019 erano stati concessi dapprima un prestito superiore ai 95 milioni per interventi di edilizia scolastica e poi altre due linee di credito per 240 milioni complessivi destinate a interventi vari, tra i quali anche operazioni di rinnovamento sul patrimonio strutturale della sanità.
Ristori Covid, aiuti per le imprese dei centri storici o dei comuni termali o finiti in zona rossa
Via alle domande di ristoro Covid-19 per le imprese commerciali, turistiche e della ristorazione dei centri storici di tutti i comuni toscani, ma anche dei comuni termali o finiti in ‘zona rossa’ con un’ordinanza nel 2021. Le richieste possono essere inoltrate da oggi, 17 gennaio, e c’è tempo fino alle ore 17 del 4 febbraio: quasi tre settimane a disposizione.
E’ previsto un contributo di 2500 euro per attività. Per goderne occore poter dimostrare un calo di fatturato, tra il 2019 e il 2020, di almeno il 30 per cento. Chi ha avviato l’impresa nel 2020, nell’impossibilità di un confronto tra i due anni, si vedrà riconoscere un contributo forfettario da mille euro. L’aiuto potrà essere cumulato anche con eventuali altri ristori ricevuti in precedenza, naturamente al massimo fino a concorrenza delle perdite dichiarate: in questo caso le aziende saranno collocate in fondo alla graduatoria e sarà data precedenza a chi finora non ha beneficiato di alcun aiuto. Sarano però escluse le imprese che hanno partecipato ai bandi riservati ai comprensori sciistici, ai bus turistici, alle discoteche, matrimoni ed eventi privati, parchi a tema, gestione di stabilimenti termali ed allestimento fiere, convegni ed eventi pubblici.
Per finanziare il bando, pubblicato sul sito di Sviluppo Toscana (https://www.sviluppo.toscana.it/ristori_centri-storici), la Regione ha stanziato 18 milioni e 269 mila euro. La misura è parte della ‘manovra’ sui ristori Covid varata dalla dalla giunta regionale prima della fine dello scorso anno e che valeva ben 21 milioni di euro: 21 milioni di ristori e contributi a fondo perduto che si sommano ai 34 milioni già stanziati con i precedenti bandi, per oltre 61 milioni di euro di risorse messe in campo in un anno. Con quello sui centri storici, sono al momento sette i bandi di ristoro aperti in questo momento: sei scadranno a gennaio. Un ottavo si aprirà tra una settimana ed interesserà le aziende di informazione locale.