Apprendiamo che su iniziativa di alcuni dei nostri iscritti e di numerosi cittadini di Portoferraio è nata una pagina Facebook per chiedere alle istituzioni comunali di intitolare una strada della città a Primo Levi. Non serve specificare che l’ANPI Isola d’Elba sostiene questa iniziativa e si mette a disposizione per sollecitare e supportare le istituzioni cittadine nella formalizzazione della richiesta.
Il rigurgito di antisemitismo verificatosi a Venturina poche ore prima del Giorno della memoria dimostra come sia necessario, oggi più di ieri, mantenere una vigile attenzione sull’uso pubblico del patrimonio memoriale della Shoah. E quale migliore esercizio di memoria attiva di una variazione della toponomastica cittadina, una pietra d’inciampo nello stradario isolano? Perché non pensare ad una cerimonia che coinvolga la cittadinanza più giovane, quella in età scolare?
La figura di Primo Levi rappresenta, infatti, nella sua complessa e stratificata vicenda tutto l’orrore e la violenza che il nazi-fascismo scatenò sull’Italia degli anni ’40: membro del Partito d’Azione, partigiano in Valle d’Aosta, il futuro autore di Se questo è un uomo venne arrestato dalla milizia fascista di Amay. Dichiaratosi ebreo durante l’interrogatorio venne trasferito prima nel campo di concentramento di Fossoli, vicino Carpi, per poi essere da lì deportato ad Auschwitz il 22 febbraio 1944. Persecuzione politica, persecuzione razziale: Primo Levi è una sintesi di quanto non deve mai più accadere. Per questo accogliamo e sosteniamo l’opportunità di dedicargli una via.