Apprendiamo che il Ministero dell'Istruzione sceglie di disinteressarsi delle problematiche e della reale situazione degli studenti. Una maturità normale però è assolutamente impensabile, inconcepibile e irricevibile dopo anni drammatici di dad. Gli stessi anni di dad che le quinte dello scorso anno affrontarono, eppure l'approccio era stato con loro molto diverso.
Non siamo pronti a fare la seconda prova, non siamo pronti anche per responsabilità di una politica che quasi sempre ha chiuso per prime le scuole, non siamo pronti non per colpa nostra ma a causa di una pandemia.
Forse questo messaggio non è passato o lo si è preferito ignorare.
L'esame deve restare e deve essere serio, come seria deve essere la nostra formazione e la scuola, ma bisogna saper vedere i dati, le evidenze, ascoltare le persone o si corre il rischio di vivere nell'irrealtà.
Se possibile è ancora più illogica e irrazionale la scelta di considerare l'esame 60 punti e l'intero percorso quinquiennale 40. Non ha troppo bisogno di essere dimostrata l'illogicità di una simile disposizione, per la quale la prova di un giorno vince sull'impegno di 5 anni. Un concetto questo che dovrebbe essere vero sempre, tra l'altro, e non solo con riferimento al contesto post pandemico.
Il Forum Giovanile Dell'Arcipelago Toscano condivide l'istanza delle rappresentanze studentesche di tutto il paese per chiedere un radicale cambio di marcia e appoggierà iniziative di mobilitazione o manifestazioni in tal senso, nei limiti delle sue possibilità.
Il Forum Giovanile Dell'Arcipelago Toscano