Meraviglia che il nuovo comitato per il Comune Unico, di cui fanno parte alcuni personaggi già presenti e attivi nel nostro Comitato, vanti come rilevante differenza con la nostra precedente proposta di legge regionale per il referendum, la istituzione dei 7 municipi al posto dei 7 comuni attuali, quando la nostra proposta prevedeva addirittura la possibilità, col nuovo statuto, di istituirne ancora di più degli allora 8 comuni.
Non si perdano in polemiche assurde contro il precedente tentativo, purtroppo naufragato non certo per la mancanza dei municipi, ma per l'aperta ostilità di tanti sindaci, di tanti segretari comunali, di alcuni rappresentanti sindacali timorosi di perdere "il posto" per i loro iscritti, e anche di tanti operatori timorosi che i nuovi appalti potessero escludere le loro piccole ditte.
Anziché - ripeto - avventurarsi in insensate analisi, si preoccupino piuttosto, i nuovi "comunitari", di motivare gli elbani e i tanti residenti "foresti" della necessità del Comune Unico.
Si faccia comprendere che il Comune Unico è opportuno istituirlo non solo e non tanto per i finanziamenti e per la riduzione della spesa pubblica, ma anche e soprattutto per il miglioramento dei servizi, ad esempio attraverso lo sfruttamento delle nuove potenzialità opfferte dall'informatizzazione, come del resto hanno ampiamente evidenziato anche i recenti periodi di lockdown.
Ricordo infine che noi le firme necessarie le raccogliemmo in poco tempo, e senza bisogno di raccomandarci ai sindaci per il prestito di consiglieri, ma con una forte presenza nostra nei punti di aggregazione, con convegni, volantini e anche un sondaggio.
Nonostante tutto però auguri!
Gabriele Orsini