Il Sindaco di Piombino: “La nostra è una posizione chiara: il Governo non può ignorare la necessità di tutelare l’economia del territorio”
Piombino ha un cuore grande. Lo ha dimostrato infinite volte, come, ad esempio, con la Costa Diadema, accolta dal nostro porto poiché reietta da tutti gli altri. Non ebbi problemi, quella volta, a dire sì, nonostante le criticità sanitarie. Ma eravamo in lockdown, il traffico era pressoché azzerato e quella nave rimase attraccata in banchina per poco più di due mesi.
Mi permetto quindi di affermare che il presidente Giani sbaglia a paragonare quella scelta alle mie recenti esternazioni sulle gravi criticità che una nave rigassificatrice provocherebbe alla nostra città.
Il nostro non è un no ideologico né preconcetto: siamo assolutamente consapevoli della delicata crisi politica ed energetica che sta attraversando l’Italia.
Il Presidente della Regione Toscana era presente alla riunione con Snam e Autorità portuale. Riunione nella quale, con chiarezza e trasparenza, avevamo affermato che il Comune di Piombino non sarebbe stato contrario al rigassificatore solo a fronte di garanzie sulla tutela dell’economia del territorio, del porto e della diversificazione in atto. In quella riunione, avevamo anche affermato che prima di ogni cosa il Governo avrebbe dovuto impegnarsi, con un atto scritto chiaro e incontrovertibile, per avviare le tanto attese bonifiche e risolvere l’annosa vertenza Jsw, facendosi così garante di quella transizione ecologica che ci auguriamo sia un reale progetto politico e non soltanto un’altisonante etichetta.
Fummo chiari, in quella riunione, e ci parve pure di ricevere l’apprezzamento di Eugenio Giani che si era fatto, peraltro, portavoce della nostra richiesta e del Patto per Piombino.
Quando abbiamo letto della decisione del Governo di piazzare il rigassificatore a Piombino senza nessuna delle preventive garanzie che avevamo chiesto non potevamo certo rimanere in silenzio.
In sostanza, il ragionamento che convintamente ci guida è ancora una volta lo stesso: siamo disponibili solo a patto che non si sacrifichi l'economia del porto e sia sostenuta la riconversione ambientale.
Sani (Pd), questione rigassificatore impedisce rilancio di Piombino, governo intervenga
“La posizione del Ministro Cingolani sulla presenza, per almeno due anni, del rigassificatore galleggiante nel porto di Piombino, per come è stata posta, non è sostenibile e rischierebbe di aggravare la crisi economica ed occupazionale locale, bloccando ogni tentativo di rilancio”. Lo dichiara Luca Sani, deputato Pd, sulle parole del titolare del dicastero della Transizione ecologica, pronunciate in audizione presso la Commissione Esteri di Montecitorio.
“Siamo perfettamente consapevoli che l’attuale fase di emergenza energetica richieda la necessità di individuare fonti alternative di approvvigionamento del gas: occorre però una valutazione seria sulle ripercussioni sul territorio. Mi riferisco in primo luogo relative alla pubblica sicurezza ed alla tenuta del tessuto produttivo e sociale, per evitare che vengano compromessi settori vitali per l’economia locale come la funzione turistica del porto di Piombino. La città sta già pagando ritardi su interventi promessi, mai attuati e non più rinviabili: a cominciare dalla infrastrutturazione del territorio, dalle bonifiche e dall’annosa questione del polo siderurgico su cui la mancanza di una strategia tesa al rilancio da parte del Ministro Giorgetti non è più tollerabile”, prosegue Sani.
“A ciò mi permetto di aggiungere una riflessione proprio sul tema dell’energia: la Toscana da tempo ha posto la questione di una ripresa di interesse verso il polo geotermico storicamente attivo nella nostra regione come occasione per un potenziale incremento di produzione di energia elettrica, rispetto al quale, però, da parte del governo, non si sono fin qui registrate risposte degne di nota e di carattere meramente burocratico. Occorre perciò aprire un confronto tra governo, Regione, enti locali e parti sociali per la definizione di un accordo che tenga insieme le necessità di approvvigionamento energetico per il Paese e la crescita del territorio risolvendo, in primo luogo, le questioni irrisolte e sviluppando nuove opportunità”, conclude Luca Sani.
Lega: no a decisioni che passano sulla testa di Piombino
No a decisioni che passano sulla testa dei cittadini, tanto più se si parla di una realtà, come Piombino, che ha subito già troppo. Se, come pare, abbiamo ancora un anno di tempo prima della messa in funzione del rigassificatore in un porto italiano non si prendano decisioni senza valutare pro e contro e senza coinvolgere le istituzioni locali e la cittadinanza. Bene ha fatto il sindaco Ferrari a tenere il punto, non altrettanto bene fa il Pd, dai deputati al governo regionale, a schierarsi acriticamente dalla parte di un progetto così complesso. Il tempo non manca: anziché aprire altri fronti la Regione raccolga l’appello al confronto e le indicazioni richieste dal Comune e dalla comunità cittadina".
Lo scrive in una nota Marco Landi, consigliere regionale della Lega e portavoce dell'Opposizione in Consiglio regionale della Toscana.
FDI: “La partita della transizione energetica non deve penalizzare i piombinesi”
“Giani si è smentito prima del previsto. Appena il Governo dei Migliori si è pronunciato sul rigassificatore di Piombino, il presidente ha chinato la testa sconfessando quanto dichiarato nelle settimane scorse.
E' assolutamente inaccettabile sentire un Presidente di Regione riprendere in quei termini il sindaco di una città. Piombino ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo per i madornali errori della sinistra toscana. La città non può più aspettare.
Il rigassificatore, così come è stato presentato dal ministro Cingolani, produrrebbe un danno irreparabile al rilancio ambientale ed economico di Piombino. Il sindaco Ferrari è disponibile ad ospitare la struttura ma questa operazione non può in alcun modo intralciare il suo tessuto economico. Anzi, ben venga l'impianto purché vada di pari passo con il rilancio della città e con l'avvio delle bonifiche nell'area siderurgica che i piombinesi aspettano da troppo tempo.
Comprendiamo la sfida dell’autonomia energetica, ma non sarebbe accettabile una decisione presa dal Governo Draghi sopra la testa di piombinesi ed elbani. Abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale che va in questa direzione. L'eventuale installazione di un rigassificatore, deve andare di pari passo con il rilancio della città. Ci auguriamo che la sinistra e il governatore cambino idea quanto prima e non si facciano mettere i piedi in testa dai tecnocrati di Draghi. Noi siamo dalla parte dei piombinesi”. Lo dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano, e Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e membro della Commissione Ambiente.