Dai borghi alle comunità energetiche: è la sfida di BeComE, il nuovo progetto di Legambiente, Kyoto Club e Azzero CO2 per rendere i piccoli Comuni italiani protagonisti della transizione energetica. L’opportunità irrinunciabile è rappresentata dai 2,2 miliardi di euro che il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destina ai Comuni con meno di 5 mila abitanti per costituire le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): favorirne la costruzione partecipata sui territori è l’obiettivo dell’iniziativa che si è presentata alla Solar Exhibition & Conference (SEC) di Key Energy a Rimini. Prevista, durante l’evento, la firma di un protocollo d’intesa con la rete d’eccellenza “I borghi più belli d’Italia”, coinvolta nella campagna.
L’iniziativa, che durerà per tutto il 2022, si articolerà in una campagna d’informazione diffusa sul tema delle comunità energetiche, in una serie di attività formative e di assistenza rivolte ai Comuni, nello sviluppo di sperimentazioni sui territori.
Comunità energetiche: la rivoluzione possibile. Le CER, introdotte in Italia nel 2020 con l’art. 41 bis del decreto Milleproroghe, rendono finalmente possibile lo scambio comunitario di energia rinnovabile, consentendo a cittadini, amministrazioni, piccole imprese e realtà locali di farsi protagonisti della rivoluzione energetica, distribuendo vantaggi ambientali, economici e sociali sui territori: dall’abbattimento delle emissioni climalteranti alla riduzione dei costi in bolletta, fino al contrasto alla povertà energetica.
“Quella delle comunità energetiche è una rivoluzione che, grazie al PNRR, investe del ruolo di protagonisti i piccoli Comuni, offrendo loro l’opportunità di realizzare un salto in avanti nella sostenibilità ambientale, ma anche in termini di coesione comunitaria e di pratiche sociali innovative. – spiega il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti – Un’occasione irrinunciabile per accelerare sul fronte delle rinnovabili e affrancarci dalla dipendenza energetica dall’estero. Soprattutto, una possibilità concreta di fare di questi centri, per troppo tempo considerati marginali, il motore propulsore di una transizione necessaria al rilancio del Sistema Paese. Un processo di sviluppo che BeComE punta a facilitare, mettendo a disposizione dei borghi italiani le informazioni, gli strumenti e le competenze tecniche necessarie a costruire in maniera partecipata nuove comunità energetiche sui territori”.
“Le comunità energetiche rinnovabili sono il futuro che si fa presente e abbiamo accolto con grande favore la scelta del Governo di destinare risorse importanti per il loro sviluppo nei piccoli comuni italiani. Una scelta intelligente per quei territori. – commenta Francesco Ferrante, vice presidente di Kyoto Club – Ora però siamo molto preoccupati perché, come spesso succede in questo Paese, il diavolo si nasconde nei dettagli e il rinvio delle delibere e dei decreti attuativi che ne renderebbero possibile lo sviluppo ci mette in allarme. Noi intanto con BeComE, coinvolgendo le imprese e le amministrazioni interessate, useremo questi mesi per fare informazione e formazione, in modo da preparare il maggior numero di Comunità possibili”.
“L’Associazione ‘I Borghi più belli d’Italia’ ha fra le sue finalità anche la promozione di azioni volte ad uno sviluppo armonico e sostenibile delle comunità, per una crescita economica e sociale, sostegno alla buona occupazione e, in generale, di miglioramento della qualità della vita – dichiara Fiorello Primi presidente de “I Borghi più belli d’Italia”,– Peraltro, sta divenendo un punto di riferimento per i Comuni soci anche per nuove sfide e opportunità, quali quelle offerte dalle Comunità Energetiche. Così, già da Key Energy 2021, ci siamo messi al lavoro per supportare i soci con appuntamenti formativi sia in presenza, sia online tramite webinar dedicati, individuando i due temi cardine di lavoro per il 2022: l’accessibilità e le comunità energetiche. Pertanto, il protocollo di oggi, si pone in continuità con il lavoro svolto, declinando nuove opportunità in simbiosi con questi autorevoli promotori ed attori della transizione ecologica”.
Le azioni sui territori. Sono tre, dunque, le azioni principali in cui si articolerà BeComE.
Anzitutto, la divulgazione capillare della campagna e del tema delle CER cui, da un lato, contribuirà l’alleanza siglata con alcuni dei principali network di borghi certificati in Italia, che coinvolgono centinaia di piccoli centri sparsi per lo Stivale, dall’altro, l’edizione 2022 di Voler Bene all’Italia, storica campagna di Legambiente a favore dei piccoli Comuni, quest’anno dedicata proprio alle comunità energetiche.
Grazie a queste reti, verranno quindi sviluppati corsi di formazione online, affiancati da percorsi di approfondimento e verifica a cura di Azzero CO2. Parallelamente, verranno selezionati dieci Comuni-pilota dove sarà svolta un’azione mirata di accompagnamento alla formazione di Comunità Energetiche Rinnovabili. I dieci hub saranno anche al centro dell’evento di chiusura del progetto BeComE, previsto per fine anno a Roma, in cui verranno presentati i risultati del percorso.