Una polemica incomprensibile quella sul rigassificatore di Piombino, alla quale ha dato risposta il più autorevole esponente della giunta, il presidente Giani. Replica così l’assessore all’ambiente Monia Monni al consigliere della Lega e portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Marco Landi, il quale, ieri pomeriggio in aula, aveva denunciato l’assenza dell’assessora in occasione di un’interrogazione all’ordine del giorno sul tema.
“La complessità della vicenda del rigassificatore – spiega Monni - intreccia molteplici temi, alcuni dei quali investono competenze diverse da quelle che mi sono attribuite. Questo è il motivo per il quale la vicenda è presidiata direttamente dal presidente Giani”.
“Mi risulta assolutamente incomprensibile, pertanto, la polemica sollevata dal portavoce dell’opposizione – aggiunge l’assessora -. Il consigliere Landi denuncia l'assenza della Giunta in aula e, quindi, la mancata risposta alla sua interrogazione sul rigassificatore. Vorrei sommessamente ricordare al consigliere che, non solo ha ricevuto una risposta dalla Giunta, ma l'ha ricevuta dal suo più autorevole esponente, il presidente. Ringrazio il consigliere – conclude Monni - per l'attenzione che mi riserva, che leggo come attestato di grande stima per la quale sono ovviamente riconoscente, ma trovo istituzionalmente poco comprensibile invocare la risposta dell'assessora dopo aver ricevuto quella del presidente”.
La nota del consigliere regionale della Lega e Portavoce dell'Opposizione in Consiglio regionale Marco Landi, replicando alla nota dell'assessore regionale all'Ambiente Monia Monni.
“Prendo atto che l’assessore Monni, nonostante la sua esperienza in Consiglio, ignori che non sono i consiglieri a scegliere l’assessore chiamato a rispondere alle interrogazioni. Nell’ordine del giorno dei lavori era prevista la sua risposta, che non è arrivata a causa della sua assenza. Per coincidenza era presente in aula il presidente Giani che ha cortesemente preso la parola, come da Sua prerogativa di intervenire in aula quando lo ritiene, e sostanzialmente ha dato un non risposta. Dispiace che l’assessore Monni si sia risentita per le mie affermazioni, ma dispiace ancora di più che i piombinesi non sappiano cosa aspetta loro nel futuro. La risposta della Giunta regionale era ed è doverosa, non tanto per rispetto nei miei confronti quanto per i cittadini di Piombino. Attendiamo quindi, come da regolamento, la risposta scritta entro i tre giorni dalla seduta del Consiglio regionale, non avendoLa avuta in aula. Il question time è una prerogativa del portavoce dell’opposizione, anche se devo constatare che molto spesso le risposte in aula non mi sono state date, e questo, a mio avviso, è una grave mancanza di rispetto per l’istituzione del consiglio regionale tutto".